Gambarie, storia a lieto fine: ritrovati i tre ragazzi dispersi in montagna

Storia a lieto fine che poteva essere, però evitata. Le considerazioni del sindaco Francesco Malara

Intorno alle ore 18:30 di questo pomeriggio, domenica 24 gennaio, i Vigili del Fuoco sono stati chiamati per la ricerca di tre ragazzi dispersi in Aspromonte, precisamente nel Comune di Santo Stefano in Aspromonte località Gambarie.

La storia dei tre ragazzi dispersi a Gambarie

I giovani sono partiti questa mattina per una domenica in montagna a bordo di una panda 4×4 con destinazione le cascate Forgiarelle, praticamente al centro dell’Aspromonte. Sono arrivati con la macchina fino alla sbarra che delimita il tratto di strada oltre il quale non è possibile procedere e, così, hanno deciso di proseguire a piedi la loro “scampagnata”.

Al loro rientro, la pioggia caduta nelle ore precedenti si era mischiata con la neve dei giorni scorsi creando una specie di pantano dal quale la macchina non è riuscita ad uscire. I ragazzi si sono trovati quindi in una situazione di difficoltà, alla quale si è aggiunto il fatto della mancanza di linea telefonica in quella zona.

L’allarme è scattato dai genitori che non li hanno visti tornare e così sono intervenuti sul posto le unità cinofile dei Vigili del Fuoco, la Protezione Civile ed i Carabinieri.

Il ritrovamento ed il lieto fine

Le autorità non sono riuscite a rintracciare subito i giovani a causa di un’errata segnalazione da parte dei genitori, convinti che i giovani si trovassero nei pressi di Montalto e non a conoscenza del cambio di itinerario. Fortunatamente, i giovani sono riusciti a far ripartire la macchina ed intorno alle ore 20:00 hanno fatto rientro in autonomia andando praticamente incontro alle autorità che erano impegnate nelle attività di ricerca.

Le considerazioni del sindaco Malara

Si tratta fortunatamente di una storia a lieto fine. A raccontarla, ai microfoni di CityNow, è stato il sindaco Francesco Malara che, non ha mancato, però, di sottolineare, come la vicenda poteva essere evitata con delle semplici accortezze:

“I tre ragazzi dispersi e poi ritrovati sono stati sicuramente molto avventurosi, non solo nel cambiare la loro destinazione, ma anche nel voler raggiungere la località delle cascate. La strada che porta a Forgiarelle non viene purtroppo spazzata dalla neve perché non c’è nessuno che se ne occupa, al contrario, invece di quella che conduce alla diga del Menta. Inoltre, questa stessa località non possiede un ripetitore in grado di fornire linea telefonica alla zona.

Queste due semplici accortezze, in questo caso ed in molti altri, potrebbe fare davvero la differenza. Oggi fortunatamente raccontiamo una storia a lieto fine, i ragazzi sono incolumi, ma la loro vicenda serve a farci riflettere sulle cose che possono essere migliorate nel nostro territorio. Speriamo che chi di competenza intervenga per risolvere queste due situazioni di difficoltà del nostro territorio”.