Ryanair a Reggio? I dubbi di Aeroporticalabria: 'L'obbligo di addestramento rimane. E le limitazioni pure'

"La manifestazione di interesse non è vincolante. Sarebbe il caso di mettere da parte gli annunci della politica e di ascoltare la versione tecnica di Ryanair"

Se davvero verrà Ryanair a Reggio Calabria lo scopriremo solo il prossimo anno, quando, come affermato dal presidente Occhiuto, dovrebbero atterrare le compagnie low cost in programma per la primavera-estate 2024.

Il sito aeroporticalabria.com solleva tuttavia alcuni dubbi circa l’arrivo nel 2024 della compagnia low cost Ryanair, ufficializzato dal presidente della Regione Calabria due giorni fa.

“L’ENAV aggiorna le carte di volo AIP e sostanzialmente nulla cambia circa l’obbligo di addestramento per gli equipaggi dei vettori che intendono operare sull’Aeroporto di Reggio Calabria – scrive aeroporticalabria.com – Tale aggiornamento entrerà in vigore dal 02/11/2023″.

Quindi verrà Ryanair? Si interroga il sito specializzato sugli aeroporti calabresi.

Di seguito la riflessione di Aeroporticalabria.com:

“Partiamo col dire che una manifestazione d’interesse non è vincolante e non obbliga nessuna compagnia aerea ad aprire alcuna rotta. Il tutto si deciderà dopo che i bandi saranno pubblicati e più precisamente quando si apriranno le buste con le offerte (salvo poi ritardi per eventuali ricorsi). C’è da dire che ancora manca il parere dell’UE in merito agli aiuti di stato su tale procedura messa in piedi dalla Regione Calabria.

Le possibilità di un arrivo di Ryanair all’Aeroporto di Reggio Calabria sono sostanzialmente due:

Ryanair provvederà ad adeguare le sue procedure operative per abilitare un certo numero di equipaggi avendo poi cura di gestire le turnazioni. Lo fa ITA Airways attualmente e lo hanno fatto altre compagnie aeree in passato.

Ryanair baserà un aeromobile Boeing 737-800 da 189 posti (il Boeing 737 MAX 200 da 197 posti sarebbe da escludere in quanto avendo delle performance inferiori sarà ancor di più soggetto a limitazioni di carico rispetto al 737-800) e ciò vorrà dire abilitare pochissimi equipaggi (giusto il necessario) ma di contro l’aereo dovrà volare pieno (e ribadiamo pieno) su tutte le rotte, dalla mattina fino alla sera, ogni giorno.

In definitiva sarebbe il caso di mettere da parte gli annunci della politica e di ascoltare la versione tecnica (ribadiamo tecnica e non politica) di Ryanair su come intenderà gestire tecnicamente una possibile apertura di rotte dall’Aeroporto di Reggio Calabria considerando che l’obbligo di addestramento non sarà eliminato e che le limitazioni alle infrastrutture di volo continueranno ad esserci.

Se non dovesse concretizzarsi l’arrivo di Ryanair, i bandi della Regione Calabria potrebbero andare in porto con la sorpresa SkyAlps visto che sostiene di essere pronta a collegare Torino o Cuneo con i suoi aerei turboelica. Certo, le premesse o promesse iniziali erano ben altre…”