Salto in alto, il reggino Alessandro Meduri unico italiano oltre i due metri


di Domenico Suraci – Un’esplosione. Una crescita nettissima. È una giornata da ricordare per Alessandro Meduri, reggino d’origine, il saltatore dell’Acsi Campidoglio Palatino che entra nell’élite dei cadetti “duemetristi” con un clamoroso miglioramento di 14 centimetri in un colpo solo. Il quindicenne allenato da Federico Losani allo stadio dei Marmi balza in vetta alle graduatorie stagionali: è l’unico cadetto italiano oltre i 2,00.

Lo fa con una grande gara, iniziata presto, a 1,56, proseguita a 1,70 e 1,84, e poi diventata magica a 1,90 e 1,95, misure domate entrambe al primo tentativo e superiori al suo precedente limite di 1,86 realizzato l’8 aprile. L’asticella va ancora più in alto: è il momento dei due metri. Meduri sbaglia il primo ma non il secondo e si gode la festa.

Poi, con la pedana bagnata, rinuncia a provare misure ancora più impegnative: per oggi può bastare. Per il secondo anno consecutivo il CR Lazio vanta un saltatore in alto da due metri, dopo Francesco Pavoni campione italiano a Cles nel 2017.

L’atletica non è stato comunque il primo amore di Alessandro. Aveva cominciato con le arti marziali, ma quando ha scoperto il salto in alto è stato amore a prima vista spiega alla Gazzetta del Sud.

«Il successo di Rieti mi ha reso particolarmente felice. Ho anche provato a migliorare la misura con cui ho vinto, ma il tentativo non è riuscito forse per un po’ di stanchezza. Gli allenamenti mi impegnano parecchio. Ogni settimana sostengo tre sedute ma sono altrettanto consapevole di dovermi applicare nello studio in maniera costante. La società e i tecnici che mi seguono a Roma mi consentono di prepararmi in un clima sereno e questo mi stimola a migliorarmi sempre di più. E già nella prossima stagione ho un sogno da realizzare: vorrei avere l’opportunità di essere convocato nelle rappresentative giovanili azzurre Under 18 per vivere nuove emozioni in ambito internazionale».

Nel salto in alto, Gianmarco Tamberi è, senza dubbio, l’atleta di maggior livello e per tutti i giovani che si cimentano in questa specialità (ma non solo) viene considerato un modello.

«Tamberi è un grande campione – evidenzia Alessandro – e, oltre alle sue qualità tecniche, ha grande carattere. Anche quando la gara non gli permette di raggiungere i risultati auspicati, continua a lottare e non si demoralizza mai».

I campionati individuali e per regioni, unitamente al festival europeo della velocità, ospitati nel celebre stadio di Rieti, hanno permesso ad oltre un migliaio di giovani di vivere entusiasmanti momenti di confronto agonistico e di aggregazione. Vi ha partecipato anche la selezione Under 16 calabrese.