San Lorenzo ricorda il Brigadiere Marino a 33 anni dall'omicidio

Barbaramente assassinato il 9 settembre 1990 perché "scomodo". Stava portando avanti indagini importanti per amore di verità e giustizia

L’amministrazione comunale ha voluto ricordare il Brigadiere Antonino Marino assassinato 33 anni fa, originario di San Lorenzo.

Alla Santa Messa, officiata da Don Domenico Nucara, erano presenti il Sindaco Giuseppe Floccari, l’Assessore Francesca Pizzi, i consiglieri comunali Pannuti, Scaramozzino e Moscato, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Melito Porto Salvo, Capitano Daniele Barbero, il Comandante della Stazione Carabinieri di Bagaladi, Maresciallo Maggiore Sergio Mirabile, alcuni carabinieri della Stazione di Bagaladi e di Melito , la popolazione civile ed i parenti del Brigadiere Marino.

A conclusione, della Santa Messa è stata recitata la preghiera del Carabiniere dal Maresciallo Mirabile e si è proceduto a raggiungere il piazzale intitolato proprio al Brigadiere, barbaramente assassinato il 9 settembre 1990.

Il piazzale Marino è stato recentemente oggetto di manutenzione e restituito al decoro che merita grazie al consigliere Lorenzo Spizzica che è stato anche colui che ha proposto e fortemente voluto la cerimonia di commemorazione.

Supportato da tutti i consiglieri di maggioranza e dal Sindaco, ha voluto ricordare un laurentino di valore, assassinato perché scomodo e perché stava portando avanti indagini importanti per amore di verità e giustizia.

Si è voluto ricordare il sacrificio del Brigadiere come un luminoso esempio da tramandare alle nuove generazioni. Lealtà, onestà, senso del dovere, spirito di sacrificio, fedeltà al giuramento, tutti ideali di cui spesso non se ne riconosce il valore.

Giunti i ringraziamenti della vedova, Rosetta Vittoria Dama, assente per cause di forza maggiore che è anche cittadina onoraria di San Lorenzo.

L’amministrazione comunale ha deposto una corona di fiori e, dopo le foto di rito ornate dalle bandiere e dal Gonfalone, alla presenza della Polizia Locale rappresentata da Carmelo Manti, la cerimonia si è conclusa.

“Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”. (Giovanni Falcone)