Calabria da record, due comuni del reggino con meno vaccinati d'Italia

I due comuni distano fra loro solo pochi chilometri e sono (purtroppo) in cima come percentuale di non vaccinati

Calabria ancora prima in classifica. Questa volta non si tratta, come sottolineato diverse volte dal presidente Occhiuto, delle somministrazioni effettuate in questo inizio 2022, ma di un dato poco invidiabile. 

A Platì, paese del reggino, 3.746 residenti, risultano vaccinati con la prima dose in poco più di mille. Il 28,6%, percentuale che crolla al 3,6% per il booster. Platì così è andata in zona rossa, non solo per i contagi che salgono, ma proprio per la bassissima vaccinazione (percentuale nazionale 79%) come sottolineato da Occhiuto.

“Sono contrario ad ogni restrizione di libertà per i vaccinati. Abbiamo chiesto agli italiani e ai calabresi di vaccinarsi, e chi sceglie la scienza non può pagare per i comportamenti altrui. Non vaccinarsi è una libera scelta, che giudico irresponsabile, ma questa libera scelta ha delle conseguenze. Per questo ho chiesto al governo la possibilità di fare un lockdown selettivo per i no vax. Non possiamo correre rischi a causa di una minoranza: i non vaccinati stiano a casa”, le parole di Occhiuto  a Radio24, intervistato da Simone Spetia.

Platì, assieme alla vicina San Luca, si trova così in vetta ai comuni d’Italia con meno vaccinati. “Avevamo inaugurato un punto vaccinale in quei luoghi, avevo invitato i cittadini a vaccinarsi, ma non è servito. Dove c’è meno Stato c’è meno senso civico, anche per i vaccini. Ma lo Stato deve essere forte proprio in queste zone e deve essere duro quando serve specie dove è forte qualche altro potere”, sottolinea il presidente della Regione Calabria. La speranza è che Platì e San Luca possano presto ‘correre’, avvicinandosi almeno alla media degli altri comuni calabresi.