'Figura autorevole per la Calabria': Speranza continua sulla sua strada

Nessuna ipotesi sul prossimo nome che l'esecutivo tirerà fuori dal cappello. Speranza parla della sanità in Calabria

Mentre il Premier Conte torna sui suoi passi, Speranza in tv sembra rimanere fermo nelle sue posizioni.

Ospite del programma televisivo “Cartabianca“, il ministro della salute ha parlato della situazione sanità in Calabria.

Sanità in Calabria: le dichiarazioni di Speranza

“Dovremo individuare una nuova personalità autorevole per la Calabria. Ma pochi giorni prima che si aprissero queste vicende avevamo approvato un decreto ad hoc per la Calabria con più risorse, poteri e strumenti per quella regione”.

Il ministro della Salute Roberto Speranza non sembra aver alcun tentennamento sulla situazione calabrese. Nonostante il Governo abbia commissariato per l’ennesima volta la sanità regionalecommissariato per l’ennesima volta la sanità regionale e non abbia trovato, in piena pandemia, una figura in grado di guidarla.

Speranza parla ancora di “figura autorevole” quando in 10 giorni già 3 uomini nominati dallo Stato hanno fatto le valigie o hanno messo ben in chiaro di non voler venire in Calabria.

Quella del commissario ad acta è diventata una barzelletta che segnerà in modo indelebile i calabresi che, difficilmente, dimenticheranno quanto accaduto in questi giorni.

Il patto con Emergency per la Calabria

“Con Gino Strada – ha continuato – ci sono state interlocuzioni. Il suo contributo sarà importante. Valuteremo con lui e la sua squadra quali saranno le modalità più opportune del suo impegno”.

Il medico volontario, a dispetto dei passi falsi dello Stato, ha già trovato un modo per aiutare i calabresi, in prima linea.

Tre commissari dimessi in 10 giorni

Le dimissioni dei commissari alla sanità in Calabria? Speranza non torna indietro:

“Zuccatelli ha un curriculum di livello assoluto, ha fatto bene ovunque è andato. Quel video sul virus era sbagliato. Gaudio è stato il rettore di una delle università più importanti d’Europa”.

Nessuna ipotesi sul prossimo nome che l’esecutivo tirerà fuori dal cappello. Intanto il virus corre ed i calabresi sono costretti a navigare a vista, senza nessuno al timone.

E sul Covid…

“Il virus – ha poi aggiunto tornando sulla situazione italiana – continua a circolare in modo importante. L’Rt è sceso da 1,7 a 1,4. Iniziamo ad avere qualche risultato, ma non basta. Dobbiamo portarlo sotto l’1. Così potremo ridurre gli accessi agli ospedali”.

“Bisogna insistere con le misure restrittive che abbiamo adottato. Non dobbiamo avere fretta. Basta poco perché il virus scappi di mano”, ha detto, aggiungendo: “Mancano 40 giorni a Natale. Dobbiamo capire l’effetto delle misure che abbiamo adottato. Sicuramente in nessun Paese d’Europa ci sarà un Natale come gli altri. Non sono in grado di dire come sarà il cenone della vigilia. Non sarebbe onesto dirlo ora”.