Sanità, il dott. Foti a CityNow: “Grave carenza del personale. Se questo ospedale non fosse in Calabria...” - VIDEO

Il direttore generale del GOM di Reggio ci racconta le complessità in cui si è costretti ad operare tra numeri, bilanci ed elogi nei confronti di medici e staff sanitario

E’ da poco più di un mese alla guida del GOM.

Il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria è oggi guidato dal dott. Giuseppe Foti, nel ruolo di direttore generale f.f..

Direttore sanitario del Grande Ospedale Metropolitano, già dal gennaio 2019, il dott. Foti ricopre anche quello di direttore generale. Un compito ben più ampio e di maggiore responsabilità che prevede la rappresentanza legale dell’azienda.

“L’ospedale di Reggio Calabria ha 590 posti letto e si colloca tra le fasce alte delle strutture ospedaliere italiane. Perchè se ne parla male? Perchè le cattive notizie fanno più scalpore di quelle buone…”.

La buona sanità, all’interno dei reparti dell’ospedale BianchiMelacrinoMorelli, per il dott. Foti, è dunque la norma.

“Abbiamo una domanda molto alta e con un organico ridotto le difficoltà e le complessità sono enormi. Nonostante tutto, i risultati sono soddisfacenti”.

L’azienda ospedaliera reggina, al contrario di molte strutture calabresi, gode di ottima salute, almeno dal punto di vista economico.

“E’ un’azienda sana dal punto di vista finanziario, è una delle poche strutture, forse l’unica, che ha un bilancio positivo. Se questa azienda non fosse in Calabria probabilmente non avrebbe le difficoltà che incontra perchè non rientrerebbe in tutte le restrizioni della regione Calabria. Il ministro Speranza fortunatamente ha capito che quanto fatto in passato non rappresentava la via giusta, ossia penalizzare un’intera regione aldilà delle responsabilità delle singole aziende. Ha capito che bisogna intervenire azienda per azienda”.

Il braccio operativo del Ministero della Salute AGENAS (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) si è complimentato con l’azienda reggina per quanto riguarda l’aspetto gestionale. I problemi che hanno investito l’intera regione (in piano di rientro) e l’ASP di Reggio Calabria (commissariata) si ripercuotono all’interno dei reparti del GOM soprattutto per quanto riguarda il personale.

Durante l’anno sono oltre 75.000 gli accessi al Pronto Soccorso del GOM.

“Il bacino di utenza e la pressione che abbiamo è enorme – spiega il dott. Foti – E’ uno dei dati più alti in Italia. Potenziare la struttura sotto ogni punto di vista diventa molto difficile in una regione in piano di rientro. Giusto per farvi un esempio. Al Pronto Soccorso avremmo un fabbisogno di 48 medici e ne abbiamo 21, ovvero meno della metà. E così anche negli altri reparti”.

Anche il reparto di ginecologia gestisce oltre 2000 parti all’anno. Eppure, secondo il dott. Foti, tutto si svolge con regolarità, efficienza ed efficacia. Il personale dell’ospedale è quindi costretto a sobbarcarsi un carico di lavoro enorme.

CARENZA DI PERSONALE E NUOVE ASSUNZIONI

Quando saranno indetti nuovi concorsi e dunque quando ci saranno nuove assunzioni?

“La carenza di personale investe quasi tutti i reparti. Una regione in piano di rientro ha dovuto centellinare in questi anni le assunzioni. Anche il decreto di questi giorni non offre nulla di nuovo, recupera solo alcuni posti già decretati da altre manovre e che finora non erano stati utilizzati. Altri decreti che permettevano di effettuare ulteriori assunzioni non sono stati ancora convalidati dal Ministero di Economia e Finanza. Abbiamo molti contratti in scadenza a fine anno e la struttura commissariale sta lavorando per capire quali siano le piante organiche che dovranno essere integrate. Dovrebbe essere emanato un decreto che preveda nuova assunzioni”.

DECRETO SANITA’

“La mia idea è assolutamente negativa. Non si può pensare di fare un decreto in cui si scrive che le figure apicali delle aziende decadono il giorno dopo che entra in vigore il decreto. I dirigenti decadono quando subentrano gli altri in modo da non creare un lungo vuoto di mesi come si è verificato in Calabria. L’acquisizione di beni e servizi è inoltre subordinata a stazioni di committenza estranea alla nostra regione. Questo crea enormi problemi di logistica e spesa. E’ un decreto nefasto per la sanità calabrese”.

FUTURO E BUONA SANITA’

“L’ospedale reggino è una struttura che funziona. Ci sono numerose problematiche ma, lo ribadisco, questo ospedale funziona e anche bene. Molti reparti verranno trasferiti al Morelli e verrà decongestionato in parte il lavoro. Il futuro dipende anche dalle nuove strutture e dal nuovo ospedale che verrà costruito in città…”.

Un bilancio dunque positivo, quello del dott. Foti che, dati alla mano, in questa prima fase di gestione, denuncia una grave carenza di personale elogiando tuttavia l’intero staff sanitario.

“Abbiamo ottimi medici e personale infermieristico altamente formato. Le nostre cure sono tra le migliori in Italia. Basta allarmismi”.

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