Sant’Onofrio, Sindaco ordina di rimuovere lo striscione e viene esposto in un paese limitrofo

"Lo striscione è stato rimosso da alcuni addetti comunali sotto direttiva del Sindaco e a nostra insaputa" la nota dell'associazione

Pubblichiamo di seguito la segnalazione giunta da Sant’Onofrio (VV) relativa ad un’iniziativa in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il  Sindaco di Sant’Onofrio (VV), Arch. Antonino Pezzo, ordina di rimuovere uno striscione dedicato alla giornata sulla violenza sulle donne. L’associazione è stata costretta ad esporlo in un paese limitrofo.

Sabato 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in moltissime città e comuni d’Italia, cittadini e associazioni hanno voluto rendere omaggio alle donne vittime di violenza tramite l’organizzazione di eventi e incontri nelle piazze, al fine precipuo di sensibilizzare le persone circa questo delicato e infausto tema.

Questo è avvenuto anche in Calabria, a Sant’Onofrio, un piccolo paese alle porte di Vibo Valentia. Ed è proprio qui che un’associazione giovanile del posto (APS BUBINI) ha voluto dedicare uno striscione presso la piazza principale del proprio paese.

Un’organizzazione questa ben nota alla popolazione santonofrese, composta da giovani volenterosi, animati da un forte senso di attaccamento e di amore verso il proprio paese natío. Un gruppo che da anni organizza eventi di vario genere, e s’impegna fattivamente per il bene e la crescita del proprio territorio, troppo spesso martoriato e vilipeso.

Proteggi tua figlia, educa tuo figlio‘, lo slogan esposto.

Un gesto importante di solidarietà che, però, non ha sortito l’effetto desiderato, anzi, al contrario, ha fatto irritare non poco il primo cittadino, il quale ha ordinato ai propri dipendenti comunali di rimuoverlo immediatamente, asserendo che non sarebbe stata chiesta la sua preventiva autorizzazione.

Senonché i componenti dell’associazione unitamente alle persone accorse per la manifestazione, rammaricati per il gesto subito, si sono recati nella vicina Stefanaconi dove sono stati accolti a braccia aperte dall’amministrazione comunale.

La denuncia dell’associazione

In una nota facebook l’associazione scrive:

“Scriviamo oggi a malincuore queste righe per denunciare l’accaduto di ieri, 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’iniziativa intrapresa nasce dalla volontà di poter sensibilizzare al meglio le persone nei confronti del delicato tema. Per evitare di commettere errori è stato contattato un rappresentante dell’amministrazione comunale di Sant’Onofrio per avere maggiori indicazioni sull’iter burocratico da seguire. A tal proposito è stato richiesto di informare da parte nostra solo gli enti competenti (Polizia Locale, Area Tecnica) attraverso comunicazione scritta e PEC. Ciò che effettivamente è stato eseguito.

L’idea è stata, in prima battuta, accolta positivamente. In aggiunta, vista la nostra volontà di esporre il nostro striscione in piazza, ma su un immobile privato, chi di dovere è stato messo al corrente della situazione senza opporsi all’iniziativa. Durante la mattina del 25 Novembre in collaborazione con altre associazioni abbiamo allestito la piazza di nastri rossi e striscioni con vari slogan, come da accordo sopra citato.

Si intendeva e si presupponeva poter mantenere questi per tutto l’arco della giornata, ma cosi non è stato poiché il nostro striscione, che recitava il messaggio “proteggi tua figlia , educa tuo figlio”, è stato rimosso da alcuni addetti comunali sotto direttiva del Sindaco e a nostra insaputa.

In vista di questo si è svolto un confronto telefonico direttamente con il Primo Cittadino, in quanto non è stato possibile avere un incontro di persona, per avere delucidazione e spiegazione della suddetta rimozione.  Durante la chiamata sono state fornite varie motivazioni, tra cui il luogo non adatto allo striscione, nonché la mancata comunicazione diretta con lui stesso.

Cercando di bypassare il “problema” abbiamo chiesto se fosse possibile esporre lo striscione in un altro punto. Una banale richiesta che, però, non è stata accettata. Una risposta che continuiamo a non comprendere visto che gli altri striscioni esposti in piazza non sono stati rimossi.

Vista la nostra vicinanza al tema e la forte intenzione di esporre il messaggio in un luogo visibile e accessibile a tutti, abbiamo agito di conseguenza contattando rappresentanti del vicino comune di Stefanaconi e chiedendo se fosse possibile esporlo nella frazione Morsillara; la richiesta è stata accolta calorosamente e di questo ringraziamo infinitamente l’amministrazione comunale di Stefanaconi”.

Tanti sono i cittadini che con un messaggio hanno condannato questo gesto del sindaco, come anche dai banchi dell’opposizione il consigliere Giuseppe Alibrandi capogruppo del partito Costruiamo il Futuro, indignato da questi comportamenti gravi e diseducativi, considera il sindaco totalmente inadeguato ai fini istituzionali a cui dovrebbe adempiere, definendolo, infine, un “dominus” che considera il territorio comunale come di sua esclusiva proprietà, calpestando ogni forma di espressione del pensiero e di democrazia dei suoi cittadini.