Scavi di piazza Garibaldi, le ultime novità sul tempio: c'è un legame con piazza Italia

Trovata una prova sulle pareti dello scavo archeologico che conferma la presenza storica di un bacino fluviale. Ci sono poi altre tre novità ed un legame con piazza Italia

Piazza Garibaldi torna a far parlare di sé.

Lo scavo archeologico nel pieno centro cittadino è sempre più oggetto di studio da parte degli addetti ai lavori, che ne analizzano, quotidianamente ogni minimo dettaglio.

Che sia un mausoleo o un tempio romano, il tesoro scoperto nel 2016, suscita sempre più curiosità tra i cittadini.

I lavori, ancora in corso, dovrebbero da progetto concludersi definitivamente a dicembre ma probabilmente verranno prorogati anche per l’inizio del 2024 grazie ai finanziamenti del Comune di Reggio Calabria.

Riportare interamente alla luce l’edificio di età romana, già parzialmente indagato con il primo filone di indagini. Questo l’obiettivo dal punto di vista archeologico da parte della Soprintendenza.

Scoperti ad oggi i quattro angoli del tempio, ed ampliati gli scavi, archeologi e studiosi dovranno adesso dedicarsi al rinvenimento totale del basamento in marmo e della cornice.

“Vogliamo riportare alla luce l’intero basamento per valorizzare maggiormente l’edificio templare – spiega Fabrizio Sudano – Oggi conosciamo le dimensioni esatte del monumento e anche l’orientamento a est-ovest con la facciata di ingresso che da sul Corso Garibaldi. Siamo al lavoro con gli uffici del Comune inoltre per promuovere e valorizzare al meglio l’intera area archeologica”.

Una cosa è certa, il monumento risale all’età romana, in particolare all’età augustea e probabilmente si tratta di un tempio su podio. L’antico tesoro, conservato benissimo, se valorizzato nel modo adeguato, potrebbe attrarre in città numerosi turisti.

Piazza Garibaldi, le ultime novità dello scavo

Piazza Garibaldi

Ma quali le novità degli ultimi giorni?

“Affacciandosi dalle finestrelle che abbiamo predisposto, è possibile ammirare una prima novità: i gradoni di accesso al tempio. Il rinvenimento di scalinate di questo valore storico è molto raro. Purtroppo la scalinata non è completa a causa di un taglio fatto in epoca successiva”.

L’area di scavo, ampliata e a sud, ha oggi un altro elemento aggiuntivo che arricchisce gli studiosi nella conoscenza dell’intera piazza.

“Si susseguono una serie di strutture antiche che servivano a contenere il flusso d’acqua – spiega l’archeologo Andrea Gennaro, direttore operativo per l’archeologia del cantiere Gli argini in pietra testimoniano un sistema di controllo delle acque che ci aiuta nella ricostruzione della piazza”.

Argini ottocenteschi ed altri canali di epoche sono dunque emersi nelle ultime settimane. Un ulteriore aspetto conferma quanto fosse sentito il tema ed il problema degli alluvioni e delle inondazioni.

“Abbiamo riscontrato, nello studio della stratigrafia, un livello di sabbia che probabilmente aveva coperto l’intera area ed è questo uno dei motivi per cui probabilmente si è persa la memoria storica dell’edificio”.

Dalle pareti dello scavo quindi è emerso un livello importante ed evidente di sabbia che confermerebbe la presenza di un bacino fluviale.

C’è poi un quarto aspetto. Addossate al tempio sono presenti altre strutture importanti di epoca medievale.

“Probabilmente si tratta di impianti produttivi come una vasca con un tubo di scarico che porta ad un pozzo abbastanza profondo”.

I lavori proseguiranno nelle prossime settimane con la supervisione scientifica di Fabrizio Sudano, Soprintendente Archeologia,  Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia.

Il team di archeologi andrà avanti con lo scavo, aumentando la profondità e scendendo di livello, nella speranza di poter trovare ulteriori elementi che possano arricchire la storia di piazza Garibaldi.

Scavo archeologico di piazza Garibaldi, il legame con piazza Italia

Piazza Garibaldi

C’è un legame infine degli scavi di piazza Garibaldi con quelli di piazza Italia. A rivelare il collegamento è l’archeologo Andrea Gennaro:

“La stratigrafia di piazza Italia è sicuramente più complessa perchè piazza Italia era la parte centrale ed il foro della città antica. Piazza Garibaldi invece era originariamente fuori dalle mura. Ma c’è ugualmente un legame, ovvero la strada che passava dal centro, ovvero da piazza Italia è la stessa di quella che passava davanti al tempio di piazza Garibaldi. In entrambi i casi e alla stessa quota e profondità sono state riscontrate le medesime fasi romane”.

Scavi Archeologici Piazza Garibaldi Reggio Calabria (1)