Nuccio Geri, l'affettuoso ricordo di un amico: 'Orgoglioso di averti conosciuto'

La testimonianza di un amico del coach amatissimo dai reggini per umanità e competenza

Vederti passeggiare tranquillo, sorridente e sornione sul Corso Garibaldi di Reggio, accanto a Caterina, la tua compagna di vita, è stata sempre una gratificazione.

Con il garbo che ornava la tua figura di gentiluomo, salutavi tutti con delicatezza e, a ogni tuo conoscente, hai sempre donato le parole adeguate per offrire un senso all’amicizia e nello stesso tempo rendere, con i tuoi assensi, qualsiasi tuo interlocutore importante. Si, riuscivi a dare a ogni incontro il giusto significato, conseguendo l’apprezzamento di tutti, ma soprattutto dei tanti giovani che hai visto crescere e che, con attenzione, professionalità e rispetto profondo, hai contribuito a formare.

Questi ragazzi, adesso cresciuti, ti guardavano e adesso ti ricordano, con stima e ammirazione. Ti hanno considerato sempre un loro secondo padre. Si, sei stato come un padre per tutti coloro i quali hanno avuto la fortuna di averti come educatore, anzi meglio, come maestro di vita. La T-shirt con la scritta “Nuccio Geri-Coach n.1” te la sei meritata! Non è stato un dono, ma l’espressione di un sentimento comune manifestato dai tre lunghi e sentiti applausi che hanno accompagnato la tua ultima uscita dalla Chiesa.

La tragica notizia inaspettata riempie di tristezza non solo i cuori dei tuoi amati familiari, ma anche dei tanti che hanno avuto la fortuna di conoscerti. Sei stato una persona elegante e nobile d’animo e come ha detto, nelle sue commosse e sentite parole, Don Valerio: un uomo dallo sguardo buono.  Si, lo sguardo buono, con un carattere accomodante, che ho imparato ad ammirare e volere bene, anche perché ogni qual volta mi vedevi, oltre ad accarezzarmi con i tuoi dolci occhi, mi salutavi con un: ciao gioia.

Sono onorato e orgoglioso di averti conosciuto, ciao Nuccio: Sit tibi terra levis (che la terra ti sia lieve).

Giovanni Suraci