'Scopri Reggio': il blog - guida dell'Ite Piria creato dai ragazzi - FOTO

Un percorso originale di didattica e formazione innovativa creato dagli studenti con itinerari di visita turistico-culturali di Reggio e del suo territorio

“Nella sempre più chiara consapevolezza che l’economia di un territorio deve necessariamente contemplare anche le proprie peculiarità ambientali e culturali ed alimentare le proprie potenzialità turistiche”, nasce all’Ite Piria di Reggio Calabria “Scopri Reggio”.

È questo il nome del blog interamente creato dagli studenti ad indirizzo turistico dell’istituto reggino, con la piena supervisione dei loro docenti, risultato di uno dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), che mette in risalto la figura professionale di “Promotore territoriale”.

“L’obiettivo che ci siamo posti nell’ambito della funzione strumentale “Beni culturali”, – ha spiegato la professoressa Anna Benedetto, referente Pcto tutor – è stato quello di garantire agli studenti di tutte le classi del triennio TURISMO una continuità formativa nel settore specifico in qualità di Promotori culturali, oltretutto in un momento difficile come quello pandemico che anche i nostri alunni stanno vivendo”.

La proposta è stata quindi quella di creare un percorso originale di didattica e formazione innovativa. Da qui la nascita del blog in cui gli studenti hanno proposto itinerari di visita turistico-culturali di Reggio e del suo territorio in forma di audio-guida per un pubblico virtuale composto soprattutto dai loro coetanei. Non solo. Il blog prevede anche Percorsi di visita virtuale costruiti attraverso i tasselli creati da ciascun allievo in collaborazione con gli altri compagni e con la guida dei docenti tutor.

Alla realizzazione del progetto che ha coinvolto 135 studenti del triennio, hanno contribuito in maniera fattiva, oltre alla referente Anna Benedetto, docente di storia dell’arte e del territorio, anche le professoresse Filomena Nesticò, Luciana Siviglia, Funzione strumentale dell’ “Area Creatività”, e Annamaria Esposito, esperta del settore Beni Culturali.

Il blog si articola in diverse pagine. – ha spiegato proprio Annamaria Esposito, esperta digitale e tutor del PCTO – Alcune sono dedicate alla presentazione del gruppo di lavoro e all’attività di PCTO svolta sia in passato che nel presente più prossimo; le altre pagine invece sono strettamente collegate al progetto e si articolano in diverse sottosezioni dedicate proprio alla Promozione territoriale virtuale a cura dei ragazzi.

È così che per esempio nel filone musei e collezioni è possibile accedere ai tre poli museali trattati quest’anno. – ha aggiunto – Per ognuno di questi musei la visita virtuale si sviluppa attraverso una successione di immagini e testi che conducono il visitatore lungo il percorso del museo, fornendogli le informazioni utili alla conoscenza delle diverse opere esposte.”

“Si è pensato di avvicinare i ragazzi delle terze classi al contesto dei Beni culturali in modo creativo con la sezione dal titolo LO SAPEVI CHE… – ha aggiunto infine la prof.ssa Siviglia – La pagina si compone di tre tematiche. Ogni classe ha affrontato un argomento specifico: la 3 AT ha interpretato in modo creativo e originale miti e leggende legati al nostro territorio con disegni artistici e composizioni digitali. La 3 BT espone alcuni dei nostri proverbi più comuni, in modo autentico e soprattutto “mettendoci la faccia”, mentre la 3 CT ci guida alla scoperta delle curiosità del nostro Lungomare attraverso piccoli contributi audiovisivi. Tutti gli alunni hanno lavorato in piccoli gruppi, si sono documentati ed hanno trasformato ed interpretato le loro ricerche in maniera creativa”.

E nel ribadire che in questo PCTO si è puntato all’inclusione di ogni singolo allievo, le docenti raccolgono entusiaste le recensioni dei ragazzi coinvolti, che oltre a dimostrare impegno e serietà, si sono riscoperti vicini in tempi di Covid, solidali e responsabili.

Soddisfatta della bella iniziativa la dirigente Anna Rita Galletta, che da sempre ribadisce la trasversalità della scuola che presiede, dando spazio a docenti ed alunni per riuscire a prendere il “bello” di ognuno per creare qualcosa di unico anche nella diversità.