Reggio, gli studenti tornano in classe. Princi: 'Sarà una didattica a macchia di leopardo'

"Capisco l'apprensione dei genitori. Speravamo di uscirne, ma ci eravamo illusi". Il vice presidente della Regione Calabria ai microfoni di CityNow

Sospesa dal Tar l’ordinanza per la didattica a distanza nel Comune di Reggio Calabria, gli studenti, salvo differente comunicazione da parte degli istituti, dovranno tornare in aula a partire da domani, mercoledì 19 gennaio 2022.

La vice presidente della Regione Calabria, nonché assessore all’istruzione, ne ha parlato ai microfoni di CityNow.

Princi sul ritorno in classe a Reggio Calabria

“I numeri parlano chiaro – ha detto Giusi Princi, nel corso di Live Break. Il territorio della nostra città ha un’alta percentuale di casi positivi. Sarà una didattica a macchia di leopardo. Tante classi, purtroppo, si troveranno in quarantena, per altre sarà necessario prediligere la did (didattica integrata digitale ndr.). In questo modo, quindi, è inevitabile inficiare, in qualche modo, la qualità delle attività in presenza dei nostri studenti”.

La vicepresidente, che da sempre sostiene l‘attività in presenza, non ha dubbi sulla sicurezza della scuola, ma preferisce esser cauta di fronte ad un panorama epidemiologico preoccupante come quello reggino:

“La sicurezza in questo momento non è legata all’edilizia, ogni scuola ha un protocollo determinato ad inizio anno scolastico da rispettare. Non metto dunque in dubbio la qualità scuola calabrese e soprattutto il grande lavoro portato avanti da tutti i dirigenti scolastici. In questo momento tutto dipende dalla responsabilità e dal senso civico di ognuno di noi.

Al “problema” scuole, c’è da aggiungere quello dei trasporti che vanno sicuramente ad incidere in materia di contagi. Forse su questo si sarebbe potuta attuare una politica diversa”.

Arrivati a dicembre la dad sembrava, ormai, un’ombra del passato che non sarebbe più tornata, ma così non è stato a causa del rialzo dei contagi dovuti al Covid. A tal proposito Giusi Princi ha detto:

“Speravamo di uscirne, ma ci eravamo illusi. Capisco perfettamente l’apprensione dei genitori”.

Le scuole calabresi diventano hub vaccinali

“La vaccinazione – ha ricordato poi la prof.ssa Princi – è l’unico strumento di difesa che abbiamo per evitare il peggio”.

È infatti sulla somministrazione dei vaccini nella fascia 5-11 anni che la Regione Calabria sta lavorando a spron battuto.

“Gli studenti età pediatrica, al momento, sono i più esposti alla contagiosità del virus. È per questo motivo che il presidente Occhiuto ha promosso una campagna forte, messa in atto grazie ad un’imponente struttura organizzativa fatta da USR, esercito, protezione civile. Ringrazio anche l’Ordine provinciale dei medici di Reggio Calabria che si è schierato al nostro fianco permettendo un intervento celere nel facilitare le vaccinazioni”.

In cosa consiste la “fase 2”

“Ci permetterà di trasferire gli hub vaccinali all’interno delle scuole. Prima erano state individuate alcune scuole sentinella, adesso, invece, siamo l’unica regione d’Italia in cui bambini e ragazzi potranno registrarsi per chiedere la somministrazione del vaccino.

Settimanalmente – ha spiegato poi la vice presidente della Regione Calabria – acquisiremo il dato relativo a quanti vogliono vaccinarsi e, a quel punto, l’Asp interverrà negli istituti scolastici per le vaccinazioni”.

Secondo Giusi Princi:

“La scuola funziona, le famiglie si sentono rassicurate e accompagnate anche in questo particolare percorso.

Anche se in una veste diversa – ha concluso l’ex preside del liceo Vinci di Reggio Calabria – cerco di stare sempre vicina alle istituzioni scolastiche con i colleghi continuiamo, senza sosta, ad intercettare quelle che sono le esigenze della nostra comunità per poi colmarle”.