Scuole e vaccini, Falcomatà: 'Calabria ancora ultima, vaccinato solo lo 0,4% del personale'

Falcomatà chiede chiarimenti alla Regione Calabria e all'ASP. I cinque punti essenziali per cambiare rotta secondo il primo cittadino

“Lo sapevamo, il rischio dell’illegittimità dell’ordinanza della chiusura delle scuole era altissimo – esordisce Falcomatà – Lo avevamo detto dall’inizio e avevamo chiesto al presidente della Regione Calabria di ritirarla perchè i profili di illegittimità erano tantissimi e perchè le condizioni previste dal Dpcm Draghi per chiudere le scuole non c’erano”.

SCUOLE CHIUSE, SCUOLE APERTE. FALCOMATA’: ‘AVEVAMO RAGIONE’

Il sindaco Giuseppe Falcomatà parla nuovamente ai cittadini attraverso una diretta FB. Il primo cittadino affronta il tema della scuola e dei vaccini:

“Duecentocinquanta contagi nell’ultima settimana erano quelli richiesti dal Dpcm e centoventi contagi era la media della nostra Regione e sapevamo che l’ordinanza sarebbe stata dichiarata illegittima al primo ricorso e così è stato. Non siamo contenti di avere ragione però era una cosa che ci saremmo potuti risparmiare”.

VACCINI AL PERSONALE SCOLASTICO, FALCOMATA’: ‘CALABRIA ULTIMA’

“Purtroppo i problemi per la scuola non finiscono qui perchè in questa fase domani in teoria dovrebbero continuare le vaccinazioni per il personale scolastico e non abbiamo notizie né conferme di questo ma apprendiamo che la Regione Calabria anche sul piano della vaccinazione dei nostri docenti a cui va il mio ringraziamento nonostante le difficoltà delle ultime ore, con difficoltà enormi nell’organizzazione delle famiglie, è ancora ultima. La Regione Toscana ha il 68,5 % del personale vaccinato. La media in Italia è del 32,3% e la Regione Calabria ha vaccinato lo 0,4% del personale scolastico e siamo proprio fuori graduatoria. La seconda è la Puglia con il 62%, poi c’è l’Umbria, la Campania, poi il FriuliVenezia Giulia, il Piemonte, il Lazio, il Veneto, Abruzzo, Sicilia, Emilia, Marche, Molise, Basilicata, Lombardia, Liguria, Sardegna e infine la Calabria allo 0,4″.

CINQUE PUNTI ESSENZIALI PER CAMBIARE ROTTA

Il sindaco Falcomatà elenca cinque punti essenziali per cambiare rotta necessari ad un cambio passo decisivo.

“Conoscere il piano vaccini in Calabria e quindi con quali priorità verranno vaccinati i nostri cittadini. Quali sono da decreto le categorie a rischio, su questo non c’è chiarezza e certezza. Altro elemento, i punti vaccinali pubblici accreditati pubblici e privati accreditati sul territorio. Chiediamo che le ASP provinciali diano attuazione a quel protocollo d’intesa che la Regione Calabria ha siglato con i medici di base e che consente ai medici di base di effettuare le vaccinazioni presso il proprio studio privato o presso i centri vaccinali allestiti dall’ASP o a domicilio a casa dei pazienti soltanto concretizzando una convenzione che già l’Ordine dei Medici hanno stipulato con i medici di base.

Altra cosa attivare i protocolli d’intesa con i farmacisti.

Non esiste un sistema di appuntamenti precisi che consentano di evitare lunghe attese ai centri vaccinali. Anche su questo serve chiarezza. Quando non c’è chiarezza i furbetti provano a vaccinarsi e vengono vaccinate persone che rispetto al Dpcm non dovrebbero essere vaccinate. Dobbiamo avere un database e dobbiamo capire quante vaccinazioni vengono effettuate ogni giorno e qual è lo stato di avanzamento nella nostra città.

Ultimo punto: ci sono tante persone allettate e tante persone disabili. Che si dia la possibilità di ricevere il vaccino a domicilio.

Questi sono i punti che porteremo all’attenzione dei nuovi responsabili dell’ASP”.