“Sebastian’s Chronicles – i libri che non esistono”: intervista a Stella Nosella

di Maria D’Amico - Buon pomeriggio lettori! Bent

di Maria D’Amico – Buon pomeriggio lettori! Bentornati a #insidethebook! Il Natale è alle porte! Ovviamente, come da tradizione, abbiamo un regalo per voi! Siete pronti? È un’autrice che ha già fatto parlare di sé, conquistando il pubblico dei più giovani, ma non solo, Stella Nosella è una donna talentuosa, una sognatrice che ha deciso di regalare delle meravigliose e istruttive avventure ai ragazzi. Sebastian’s Chronicles – i libri che non esistono, è infatti il primo capitolo di una saga storico fantasy, un romanzo ricco di fascino e mistero che vi rapirà fin dalle prime pagine!

Scrivere libri per ragazzi credo che comporti molto più impegno e attenzione, come autore hai la responsabilità di attrarli verso il mondo della lettura, di suscitare curiosità, sete di conoscenza. I lettori portano dentro sé un’impronta delle storie con cui si misurano leggendo, per questo motivo credo che ogni racconto che indirizziamo ad una fascia d’età così delicata, come quella dei ragazzi, possiamo considerarlo, in un certo senso, un romanzo di formazione. Attraverso il primo capitolo della saga di “Sebastian’s Chronicles – i libri che non esistono”, quali messaggi vorresti che i tuoi giovani lettori apprendessero?

“Scrivere per i più piccoli è una responsabilità enorme, tanto quanto sono infinitamente importanti i messaggi che vengono veicolati attraverso le storie che noi autori per l’infanzia decidiamo di raccontare. Nel mio piccolo ho scelto una missione: raccontare la storia ai bambini come piace ai bambini. Attraverso storie fantastiche ambientate in luoghi reali, porto i lettori a vedere i musei ed i siti archeologici con curiosità, meraviglia, senso di avventura, gioco e mistero, con gli stessi occhi del protagonista Sebastian. Il messaggio fondamentale che desidero trasmettere loro è quello di imparare a guardare il mondo con senso critico, di andare oltre a ciò che gli viene proposto, di essere loro stessi il valore aggiunto a tutte le cose.”

C’è un romanzo della tua infanzia a cui sei particolarmente legata?

“Come tutti, ho un libro del cuore che per me è IL LIBRO: La storia infinita di Michael Ende. È stato il primo libro che mi sia stato letto e con il quale ho imparato a leggere a mia volta. Non a caso il protagonista dei miei libri si chiama Sebastian…”

Le storie e lo stile di ciascun autore sono il frutto di un bagaglio tecnico, esperienziale ed emotivo. Nascono da un percorso di vita e di pensiero, da un desiderio o dal bisogno di condivisione. Ci sono anche fattori esterni che ti hanno influenzata durante la stesura del romanzo?

“La tua è un’ottima osservazione. Credo che lo stile di un autore sia sempre e costantemente in continua evoluzione: si modella in base alla storia che in quel momento è intento a scrivere, cambia a tratti con la narrazione, influenzato dal carattere del personaggio che descrive. In un certo senso lo stile dell’autore rispecchia i meandri della sua mente.”

Alcuni autori affermano di riuscire a staccarsi totalmente dai personaggi che creano, credi sia davvero possibile?

“Perché no. Ho sperimentato questo distacco scrivendo due libri diversissimi tra loro nello stesso periodo di tempo, attività per la quale riuscire a separare i pensieri diventa fondamentale per non incrociare le storie. Quando scrivo viaggio con la fantasia e vedo storie sempre diverse, come se fossi la spettatrice di un film!”

Come amante della storia e del fantasy ho adorato questa tua scelta, da cosa deriva la decisione di unire questi due aspetti come chiave di lettura del romanzo?

“La nostra storia è il racconto più affascinante che sia mai stato scritto. Re e regine, pirati, Gran Visir, indiani, antichi greci, esploratori, archeologi, scoperte straordinarie, storie d’amore, storie di battaglie e regni conquistati, storie di libertà ed emancipazione: io vedo tutto questo quando visito un nuovo museo, mi lascio affascinare dalla storia di chi ha fatto la storia, di chi è vissuto prima di me. Mi è spesso capitato di vedere nei musei scolaresche annoiate e ciondolanti, bramose di raggiungere l’uscita mentre io me ne stavo imbambolata davanti ad una teca apparentemente insignificante ma per me ricca di fascino, come quella degli oggetti di Cleopatra al British Museum. Non riuscivo a capacitarmi di come fosse possibile lasciarsi scivolare addosso la vista di reperti tanto importanti ed ho pensato: ‘come posso fargli vedere la storia con i miei occhi? Dovrei essere un bambino come loro…cosa mi piaceva da piccola? Indiana Jones! Si però ci vuole un po’ di magia, anzi no, di Alchimia!’ così inventai un archeologo alchimista per raggiungere il cuore dei bambini passando attraverso la fantasia.”

“Sebastian’s Chronicles – i libri che non esistono” ha riscosso già molto successo, quando potremo leggere il seguito? Il secondo capitolo della saga è già in stesura?

Sebastian’s Chronicles – la leggenda del lago sotterraneo è in corso di illustrazione ed uscirà ad aprile 2019. In questo libro il nostro protagonista sarà alle prese con un lago sotterraneo molto famoso situato sotto la città di Roma e la ricerca di un libro antichissimo: la chiave di Salomone che si dice contenga la formula dell’elisir di… (no, non posso fare spoiler!) Sono al lavoro sul terzo libro della saga: Sebastian’s Chronicles – il mistero dei Musei Vaticani”.

La frase più significativa del romanzo, quella che secondo te ne racchiude l’essenza e indurrà, chi ancora non l’ha fatto, a correre in libreria:

Tutto quello a cui ti hanno insegnato a credere non è che una minima parte di quello che potresti vedere, se solo sapessi dove guardare.”

Cari lettori, non avrei saputo farvi un augurio migliore, Stella mi ha fatto pensare al Piccolo Principe: “Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”. Spero che ognuno di noi possa rivolgere lo sguardo a quel confine magico che vige tra la vita e i sogni, senza più saper distinguere dove inizia e finisce l’uno o l’altro, consapevoli del potere che abbiamo di cambiare noi stessi e la realtà, siamo noi il valore aggiunto, siamo noi a fare la differenza.

Buon Natale!

Grazie Stella, ad maiora!

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