Secondo caso di coronavirus a Reggio Calabria: è un dipendente dell'Istituto De Blasi

E' lo stesso direttore della struttura sanitaria a confermare il caso

Arriva il secondo caso di coronavirus a Reggio Calabria.

La conferma non arriva dal G.O.M. ma da un’altra struttura sanitaria, quella privata gestita dal dott. Eduardo Lamberti-Castronuovo.

Il direttore dell’Istituto Clinico reggino ‘De Blasi‘, contattato al telefono, conferma il caso.

“Si tratta di un nostro giovane dipendente che da più di dieci giorni non viene a lavoro. Lo abbiamo saputo questa mattina. L’uomo è risultato positivo al test anche se deve essere confermato in serata attraverso il secondo tampone. Per correttezza però intendiamo diffondere sin da subito la notizia. E’ importante comunicare come ben dodici dipendenti si sono già messi in quarantena volontaria”.

L’uomo affetto da coronavirus sta al momento bene e non presenta sintomi particolari.

“Si sta verificando in queste ore quello che purtroppo già si temeva ovvero la gente venuta dalle zone rosse sta contagiando la città e ha portato il virus anche a Reggio – continua il dott. Lamberti – Lo avevo comunicato ai vertici sanitari della Regione Calabria proprio ieri, è necessario fare quello che sta accadendo in Campania ovvero inibire la presenza nei poliambulatori a chiunque lasciandoli aperti solo nei casi di emergenza e di urgenza”.

La città deve fare i conti ormai con il nemico invisibile del coronavirus.

“Il ragazzo vive a Gallico con la sua famiglia tranquillo e sereno e non si è spostato al nord negli ultimi giorni. Presumo che sia stato contagiato al di fuori dal nostro ambiente. Ma la città è bersagliata dal nemico”.

La distanza sociale è l’unica arma per abbatterlo. Rimanere in casa, secondo il dott. Lamberti, è l’unica alternativa.