Serie B: Di Nunno risponde duramente ai tifosi, Bellusci chiede scusa per il gesto

Partita ad alta tensione quella che si è giocata tra Ascoli e Lecco

Ascoli-Lecco, era l’ultima opportunità per la squadra di Aglietti, una possibilità di rialzare la testa per l’Ascoli, incappato in una stagione decisamente non all’altezza delle attese. Ha vinto la compagine bianconera in un match che ha visto assegnare tre calci di rigore in quelle che sono state le prime tre marcature e per la squadra del presidente Di Nunno serie C sempre più vicina. Lo stesso massimo dirigente ha avuto modo di replicare all’ennesima contestazione dei tifosi: “Hanno la memoria corta. Non si ricordano che nel 2017 ho preso la società con i libri in tribunale. Ho portato il Lecco stabilmente in C e poi addirittura in B. Ora c’è anche un ottimo settore giovanile. E chi ha pagato lo stadio? Quando le cose vanno male ti scaricano senza ritegno. Voglio ricordare che in 7 anni ho speso 30 milioni di euro. Venderò ad un acquirente che garantisca un buon futuro“.

Nella stessa partita il difensore Bellusci è stato l’autore della terza marcatura ascolana, bellissima nella sua esecuzione seguita poi da una esultanza che ha scatenata la rabbia dei tifosi:

Come sempre voglio metterci la faccia e quando c’è da chiedere SCUSA lo faccio. Questa è l’occasione: il gesto che ho fatto domenica, rivolgendomi indistintamente a tutto lo stadio dopo aver segnato, è stato eccessivo e plateale, specie se a farlo è un capitano. Voleva essere un messaggio a tutti coloro che aspettano che vada tutto male per potersi sfogare contro l’Ascoli. Voleva dire: siamo VIVI, la SALVEZZA è ancora in ballo, basta offese alla SQUADRA, a questo o quel giocatore, alle chiacchiere da social. Ho avuto l’occasione di spiegare nelle interviste dopo la partita cosa intendevo, mi riferivo ovviamente ai meno coinvolti, tant’è che ho parlato di more, passione, attaccamento. L’adrenalina del momento, la responsabilità che sento forte, la mia ascolanità, la mia devozione mi hanno portato a un gesto che non tutti hanno compreso. Certo non era riferito, come spiegato nel post gara, a chi macina chilometri per sostenerci, a chi non arriva a fine mese, ma al primo posto mette sempre l’Ascoli, a chi crede fino all’ultimo secondo dell’ultima partita che ci salveremo. Per questo, se qualcuno si è sentito offeso, chiedo SCUSA di cuore. Ma ribadisco che i bilanci si fanno alla fine e ora non è assolutamente il momento di emettere sentenze, sostenere a intermittenza o offendere al primo passaggio sbagliato“.