Serie B: Ascoli, il Ds Lupo spiega le dimissioni con motivazioni molto pesanti
"Pulcinelli ironico sui social? Dall’essere simpatici a volte si sfiora il ridicolo: credo che ci sia un’età per tutto"
14 Ottobre 2021 - 10:13 | redazione

Tornato ad Ascoli dopo la parentesi del 2005, il Ds Lupo ha rassegnato le dimissioni dopo soli quattro mesi. Inizialmente solo un comunicato, poi l’intervista a Il Resto del Carlino” dove il dirigente ormai ex bianconero., ne spiega nel dettaglio quanto accaduto. Dichiarazioni riprese da pianetaserieb.it:
Interferenze fortissime alla base dell’addio
“Che non abbia rancore non vuol dire che non ci siano motivazioni. Chiariamo subito che da un punto di vista umano tra me e il patron non è mai scoccata la scintilla. Il che, tuttavia, non ci ha impedito di lavorare in modo professionale. Le dimissioni sono dovute a delle interferenze fortissime contro cui ho dovuto lottare sia durante il mercato che in questo mese e mezzo di campionato. Interferenze dirette e indirette, sia da persone senza ruoli ufficiali che da componenti di quella che chiamo “la Corte dei Miracoli”. Il patron, su pressioni di questi personaggi, ha operato a sua volta pressione sulle mie valutazioni e decisioni. Voglio correre il rischio di passare per presuntuoso: se è stata allestita una rosa di buon livello è solo grazie alla mia esperienza e credibilità presso gli agenti e gli altri dirigenti”.
L’ironia del presidente Pulcinelli
“Non mi è stato permesso di costruire una rete scouting di un certo tipo, cosa fondamentale per un club di B. Senza parlare dell’Under 18 con ‘sede’ a Roma. Un nosense non giustificato né a livello etico che tecnico. Ho lottato con forza ma alla fine ho dovuto ingoiare anche questo.
Pulcinelli ironico sui social? Non so se prenderla a ridere. Lui ha questa fissa con i social, pensate che persino le mie dimissioni le ho dovute dare tramite whatsapp perché non rispondeva al telefono. È una cosa irritante e inappropriata per l’età che ha. Dall’essere simpatici a volte si sfiora il ridicolo: credo che ci sia un’età per tutto”.
