Servizi psichiatrici, la travagliata vicenda delle Cooperative approda in Parlamento con Wanda Ferro

La deputata di Fratelli d’Italia ha indirizzato una interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio e al Ministro della salute

Finisce in Parlamento – con una interrogazione a risposta scritta a firma di Wanda Ferro – la complicata vicenda delle Strutture psichiatriche – e dei suoi lavoratori – che in Calabria rischiano di chiudere i battenti, portando al tracollo economico decine e decine di famiglie di lavoratori, senza dimenticare il diritto alla cura dei pazienti.

Dopo il Decreto del Commissario ad acta, Guido Longo, che finalmente approva la Rete territoriale, demandando all’ASP di Reggio Calabria l’onere di porre in essere ogni azione utile a garantire la continuità delle cure per i pazienti psichiatrici allo stato non dimissibili e/o altrimenti assistibili, nulla si è smosso sul fronte stipendi, con i lavoratori che attendono il pagamento delle spettanze ormai da cinque mesi. Un nodo non ancora sciolto e che no trova soluzione nel Dca di Longo che si presta a diverse interpretazioni, compresa quella che non si possono autorizzare pagamenti pregressi – e quindi relativi alle 5 mensilità spettanti ai lavoratori – ma solo a partire dalla pubblicazione del decreto, che risale al 18 maggio scorso.

L’interrogazione

La deputata di Fratelli d’Italia ha portato a Roma le istanze dei lavoratori del settore psichiatrico lo scorso 9 giugno, indirizzando una interrogazione a risposta scritta al capo del Governo e al Ministro della salute.

Wanda Ferro ha quindi citato la battaglia portata avanti dal Coolap (Coordinamento lavoratori psichiatria) paventando il rischio della fine dei servizi psichiatrici in Calabria. Per l’esponente del partito di Giorgia Meloni, la garanzia della rete territoriale passa anche attraverso la continuità dei pagamenti delle prestazioni rese a garanzia della continuità di cura:

“La salute mentale – si legge nell’interrogazione – è un bene prezioso, alla stregua di quella fisica e, da questo punto di vista, è ormai una certezza che il perdurare dell’emergenza pandemica, con la perdita della quotidianità a cui eravamo abituati, abbia messo a nudo tante fragilità nascoste, ma anche le enormi debolezze, del nostro sistema sanitario”.

Con queste premesse, la Ferro ha chiesto quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere, per il tramite del Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della regione Calabria per sanare la grave situazione delle strutture calabresi che si occupano di salute mentale, con particolare riguardo al processo istituzionale di accreditamento delle strutture psichiatriche. Ma non solo, perché la Ferro domanda anche quali iniziative si intendano assumere per garantire il pagamento dei servizi resi fino al 18 maggio 2021 e non ancora saldati.