Scuola, Spirlì dice basta alle polemiche: 'Dirigenti rispettino l'ordinanza'

Questione scuola, Spirlì contro chi non rispetta l'ordinanza della Regione Calabria: "Non è una barzelletta"

Nuova diretta Facebook del Presidente Spirlì che torna ad affrontare un tema spinoso: la scuola ed il modo in cui affrontare le attività didattiche ai tempi del Covid.

“Basta polemiche. I dirigenti scolastici rispettino l’ ordinanza”

Nino Spirlì

Una diretta Facebook, quella del Presidente Spirlì, dove sicuramente non le ha mandate a dire. Scuola e Governo sono stati gli argomenti pungenti della diretta.

“Ieri pomeriggio, ha esordito Spirlì, d’accordo con il Prefetto di Catanzaro Cucinotta, c’è stata una riunione in Dad”, ironizza il Presidente. “Insieme a me e al Prefetto in collegamento, anche la responsabile regionale dell’Ufficio scolastico, la dottoressa Barbieri, le rappresentanze sindacali scolastiche e i Prefetti di tutte le provincie”.

“Ci tengo innanzitutto a ringraziare tutti i rappresentanti sindacali, così come la dottoressa Barbieri, per la solidarietà e per le scuse che mi sono state fatte rispetto alle accuse inviatemi dietro ad un atteggiamento poco educato, anche da un punto di vista istituzionale ad opera di rappresentanti di diversi Istituti Scolastici, per il quale, a mio parere non dovrebbero scendere a certe bassezze”.

“L’Istituzione va sempre rispettata”

“Un educatore deve avere  sangue freddo, garbo, deve insegnare agli educandi. Il bullismo non è solo delle giovani generazioni. Questi atti di bullismo contro la massima rappresentanza istituzionale della regione, piaccia o non piaccia la persona, sono fuori luogo. L’Istituzione va sempre e comunque rispettata”.

“Sono molto contento – ha aggiunto il presidente Spirlì – di questa riunione perché abbiamo convenuto che l’ordinanza del presidente della Regione non è una barzelletta. Quando si firma una ordinanza si vagliano tutte le conseguenze. In tutte le scuole della regione dobbiamo garantire lo stesso trattamento a chi decide di andare in Dad e a chi decide di non andare in Dad”.

“Leggo ancora commenti di responsabili della scuola che ancora non consentono la didattica a distanza, addirittura considerando assenti ingiustificati gli studenti che la chiedono. Appena arrivo in ufficio ricontatterò la responsabile scolastica regionale, la dottoressa Barbieri, per segnalare questo atteggiamento, che non può essere può assolutamente condiviso, perché – ha sottolineato Spirlì – questa manfrina deve avere termine, altrimenti sarò costretto ad aggiustare l’ordinanza”.

“Qual è il problema a mettere un tetto del 50% massimo di riempimento delle aule, considerando che da quel 50% è partito il Governo?” incalza Spirlì.

“Io mi chiedo, prosegue Spirlì, se lo stesso presidente Mattarella ha chiaramente parlato sull’impossibilità di andare al voto, se sono pericolosi gli assembramenti tra adulti, sono pericolosissimi tutti i motivi di vicinanza tra i più giovani. Non possiamo impedire il diritto al voto e poi pretendere di garantire la presenza in aula per espletare la didattica”.

“Le aule bene o male sono 5 metri per 5, per una capienza di media di 25 alunni e senza la possibilità di avere un impianto di rigenerazione dell’aria, se non le vecchie finestre”.
“Lo stress secondo voi arriva solo quando i ragazzi devono fare le loro ore di lezione? Questa è una cosa che non capirò mai”.

“Incontro con le associazioni dei genitori”

“Domani alla Cittadella incontrerà le rappresentanze di tutte le associazioni dei genitori per avere un vero confronto. Invito chi voglia collegarsi con noi a inviarci le sue domande e le sue proposte e vi risponderemo in diretta. Domani i genitori si possono collegare sulla mia pagina Facebook, in diretta dalla Cittadella, per un confronto diretto”.

“Nessun dirigente scolastico può dire che non ci sia la copertura necessaria per i trasporti scolastici. Chiedo infatti a chi ha alzato questo altro polverone ad informarsi per bene. Abbiamo messo tutto a disposizione di tutti”.

“Deve essere garantita ad ogni genitore la possibilità di scelta. Se qualche dirigente decidesse di non dare corso all’ordinanza, dovrà garantire che la sua scuola sia l’unico luogo nel mondo sicuro dal contagio, rispetto a tutti i luoghi del pianeta che in questo momento si sono messi in discussione” conclude così il Presidente.