Spirlì nell'occhio del ciclone. Santelli: 'È la persona più colta che conosco'

La risposta di Jole Santelli a chi chiede le dimissione del suo vice dalla Regione Calabria

“Devo essere sincera? Non me ne fotte niente”.

Un’inizio di intervista abbastanza sopra le righe quello del presidente della Regione Calabria che, nel pomeriggio di ieri, è stata ospite di “Un giorno da pecora“. Il programma satirico di Rai Radio 1 ha più volte ascoltato Jole Santelli al telefono, mettendola anche un po’ alle strette su alcuni temi scottanti.

La replica che abbiamo riportato in precedenza è riferita al “genere” del suo appellattivo. “Il” presidente o “la” presidente, “il governatore” o “la governatrice”, quando si tratta di donne e genere questi discorsi sono un po’ all’ordine del giorno. Ed alla domanda dei conduttori “Lei quale quale preferisce“, Santelli è stata piuttosto chiara sul suo disinteresse.

Dopo la prima battuta, brusca inversione di rotta e, nel programma radiofonico, si passa ad un tema molto serio e di stretta attualità: emergenza Covid.

“I calabresi si comportano bene. Sono stati sottoposti a misure rigide” spiega Jole Santelli.

Dall’emergenza sanitaria ai problemi di cuore è un attimo. Complice una domanda sull’indossare o meno la mascherina. Su di un possibile ‘compagno’, il presidente della Regione Calabria afferma:

“Non avete capito, è una causa persa”.

Dopo un po’ di chiacchiere, è arrivata, però, la patata bollente:

“Presidente cosa ne pensa delle dichiarazioni rilasciate dal suo vice Nino Spirlì?”.

È quello che tutti si sono chiesti nella giornata di ieri, quando un video dell’assessore alla cultura ha fatto il giro d’Italia finendo sulle più grandi testate nazionale come il Corriere della Sera e Repubblica. Il vicepresidente della Regione Calabria, durante un comizio a Catania, da “buon leghista”, ha affermato:

“Dirò negro e frocio finchè campo”.

Parole al veleno, sicuramente fuori luogo, ma anche strane se si pensa che Nino Spirlì è un omosessuale dichiarato da 30 anni. Alle accuse rivolte al suo secondo, Jole Santelli a ‘Un giorno da pecora’ ha risposto così:

“Secondo me le parole sono state estrapolate dal loro contesto. Nino è un mio grandissimo amico. Essendo un ipercattolico e un omosessuale dichiarato, parlava solo della dittatura del politicamente corretto”.

Santelli, quindi, non ci trova niente di male. Ecco servita, dunque, la risposta a chi, nelle ultime 24 ore, ha chiesto a più riprese l’estromissione del simpatizzante della Lega da parte dell’istituzione della Regione Calabria.

“Perché nero non si può dire e bianco sì?”. E quando i conduttori le fanno notare che Spirlì ha detto “negro”, non nero, ha proseguito: “Avrà usato una frase idiomatica”. Ed alla diretta domanda sul rinnovo della sua fiducia dopo la bufera mediatica la presidente non è sembrata per nulla colpita:

“Spirlì è una delle persone più colte che conosca, un po’ sopra le righe a volte”.

Per vedere l’intervista di Jole Santelli, CLICCA QUI.