Spostamento uffici gruppi consiliari regionali a Catanzaro, la polemica muore sul nascere

Grosso equivoco nella comunicazione del Consiglio regionale. Chiariscono i capigruppo di maggioranza

Aveva fatto saltare più di un reggino dalla sedia la comunicazione divulgata ieri dall’ufficio stampa del Consiglio regionale circa l’avvenuta riunione dei capigruppo. Soprattutto nella parte in cui il presidente Mimmo Tallini annunciava di aver condiviso con il facente funzioni Nino Spirlì la scelta di “ubicare dentro la Cittadella regionale i gruppi consiliari, nonché, l’idea di ‘avvicinare’, nella Capitale, la sede della Giunta a quella del Consiglio, per motivi operativi, con la condivisione reciproca e l’utilizzo più funzionale degli spazi”.

Al di là dell’uso della parola “capitale” per indicare il capoluogo di Regione, in molti hanno frainteso a favore di una possibile ulteriore spoliazione ai danni di Reggio e dei reggini con un eventuale spostamento degli uffici di Palazzo Campanella in quel di Germaneto all’interno della Cittadella regionale. E l’eco della protesta si è a poco a poco propagato in tutta la provincia, tanto che i capigruppo di Forza Italia, Giovanni Arruzzolo, della Lega-Salvini Premier, Tilde Minasi e della Casa delle libertà, Giacomo Crinò, hanno sentito l’esigenza di precisare che quando si parla di “trasferimento dei Gruppi Consiliari presso la Cittadella Regionale” ci si riferisce alle “stanze esistenti da oltre venti anni in via Crispi a Catanzaro. Insomma, la polemica è morta sul nascere.

E, almeno per ora, nessuno sposta niente. Ma l’attenzione deve rimanere sempre alta.