Reggio Calabria partecipa alla staffetta musicale che unisce le università d'Italia

L'Università Mediterranea di Reggio Calabria riceve il testimone da quella di Bolzano per la staffetta nella "Giornata mondiale della musica"

Arriva anche a Reggio Calabria la staffetta musicale che unisce le Università italiane.

L’Università di Bolzano passa il testimone alla Mediterranea

Un coro per unire, tante università per sentirsi italiani. Una staffetta per trasmettere un messaggio di speranza.

Questo il significato della staffetta musicale partita ufficialmente il 21 giugno 2020 in occasione della “Giornata mondiale della musica”, dall’epicentro della prima ondata pandemica, Bergamo, e dalla sua Università, sbarcando oggi in riva allo Stretto.

Il progetto, pensato durante la quarantena, nasce da un’idea del M° Laura Pesenti, Docente e Direttrice del Coro dell’Università di Bergamo, dal desiderio di condividere amicizia, fratellanza e solidarietà in un momento dove incontrarsi fisicamente è impossibile, mettendo al centro i Cori Universitari come esempio di unione e superamento delle distanze, delle differenze tra le persone in un abbraccio virtuale attraverso la musica: veicolo di un messaggio di speranza e fiducia nel futuro.

Così è accaduto che la Libera Università di Bolzano ha passato il “testimone virtuale” all’Università degli studi “Mediterranea” e il Coro Polifonico Universitario ha risposto, tramite il suo Direttore, M° Carmen Cantarella, con entusiasmo alla proposta.

Il Coro della “Mediterranea” è il sesto a prendere parte all’iniziativa partita con il video musicale del Coro degli Studenti dell’Università di Bergamo sulle note di “Hey Jude” dei Beatles, e che punta a coinvolgere il maggior numero di Università italiane possibili. Ciascuno ha proposto un brano diverso nello stile e nel genere, accompagnato da strumenti o “a cappella”, appartenente al proprio repertorio corale ed eseguito a distanza, poi montato e caricato sulla piattaforma YouTube nel canale “L’Università Canta”, dove a breve si potrà visualizzare anche il nostro contributo.

“Tourdion” è il brano presentato per la staffetta

In questi mesi, anche se le attività in presenza sono state costrette a fermarsi, gli studenti, i Docenti e il Personale Tecnico Amministrativo che compongono il Coro UniRC hanno continuato a sentirsi parte della comunità accademica con una consapevolezza diversa, provando a cantare in una nuova modalità durante i lunghi mesi di lockdown.

Alla proposta di partecipazione alla staffetta corale hanno aderito oltre 40 elementi del coro, che hanno prodotto i loro contributi- video da casa. “Tourdion”, il brano della staffetta, è una danza rinascimentale dal testo giocoso che parla di vita e di allegria e che, in questo caso, vuole esprimere il forte desiderio di tornare a vivere assieme momenti di convivialità e socialità, a partire da quelli corali.

Questa è l’ultima, in ordine di tempo, delle tante encomiabili attività che il nostro Coro porta avanti ormai dal 2013, anno in cui è stato fondato dal Prof. Pasquale Catanoso.

Le iniziative che in questi sette anni lo hanno visto protagonista si sono svolte in primo luogo presso il nostro Ateneo con concerti di natura istituzionale, ma anche nel nostro territorio in perfetta linea con le attività della “Terza Missione”: l’impegno istituzionale che gli Atenei attuano dialogando con la società, interagendo con i luoghi, i contesti e le comunità nelle quali operano.

Importanti sono state anche le partecipazioni a molti Simposi e Festivals di Cori Universitari svolti
a Bolzano, Pisa e Perugia.

Non appena sarà nuovamente possibile, in considerazione della situazione pandemica, riprendere a cantare in presenza, a provare ed organizzare nuove iniziative sempre più interessanti, il Coro sarà ben felice di spalancare la porta della propria sede a nuove voci, studenti universitari e non solo, che
desiderino condividere la passione per la musica e, soprattutto, di divertirsi in compagnia.

E’ possibile ascoltare il Coro UniRc sul canale YouTube.

L’intero progetto è visibile su YouTube cercando “L’università canta”.