Covid - Stop bollettino quotidiano, Giuffrida: 'Favorevole ma ad una condizione'

Molti Governatori delle Regioni chiedono il cambio del bollettino con nuove e diverse proposte

C’è chi chiede il bollettino una volta a settimana. Chi invece una volta ogni due tre giorni. Nelle ultime ore parecchi esperti invitano a rivedere i parametri, soprattutto temporali, in riferimento al report giornaliero sulla situazione ‘Covid’ diramato dalle Regioni.

“Il bollettino aveva un senso quando i numeri dei contagi erano elevati e soprattutto quando ai contagi corrispondeva una vera malattia da covid e quindi soggetti non soltanto positivi ma ammalati. Adesso la maggior parte dei soggetti positivi è  asintomatica”.

Commenta così la polemica delle ultime ore il dottore Sandro Giuffrida, direttore del Dipartimento Salute dell’ASP di Reggio Calabria.

“Non sarebbe corretto interrompere la diffusione del bollettino in questo momento – spiega il dott. Giuffrida – perché siamo in una fase in cui abbiamo numeri ascendenti. Quindi intravedere, attraverso il bollettino, una curva discendente è utile ed importante. E’ bene continuare a diffonderlo almeno fino a quando non si ritorna ad una situazione di ‘normalità’ e quindi uguale a quella precedente alla quarta ondata”.

Solo dopo dunque si potrà pensare all’interruzione del bollettino giornaliero.

“Conviene al momento seguire la curva con la diramazione del bollettino per poi interrompere solo quando il covid determinerà una scarsa sintomatologia sovrapponibile ad una normale influenza”.