Sud chiama Nord: ultima tappa calabrese di Cateno De Luca e l'appello al voto

"Siamo il primo partito in Sicilia, un consenso d'opinione perché ho dimostrato con fatti che il buon governo è possibile. Sono al quinto Comune che amministro, la gente mi ama per questo" le parole del…

Ultima tappa in Calabria, prima di tornare in Sicilia, a Lamezia Terme con un comizio che ha visto una partecipazione entusiasta e coinvolgente. Grazie a Massimo Cristiano e a tutti coloro che rappresentano “Sud chiama Nord e il nostro progetto di Libertà”, è quanto afferma Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord e federatore della lista Libertà.

“Ho visto una bella piazza, attenta e recettiva, che ha colto appieno il significato del nostro impegno. Abbiamo sottolineato l’importanza di andare a votare e la responsabilità di ognuno di noi nel determinare un cambiamento”, rimarca Cateno De Luca.

“Meno Europa, più Italia, più Sovranità e Pace, questo è il nostro messaggio chiaro e diretto. Siamo il primo partito in Sicilia, un consenso d’opinione perché ho dimostrato con fatti che il buon governo è possibile. Sono al quinto Comune che amministro, la gente mi ama per questo.

I partiti tradizionali hanno tradito le aspettative degli italiani e delle partite IVA, soffocate da una tassazione criminale fino al 70%. Hanno tradito le aspettative dei lavoratori, agevolando un sistema che permette buste paga da fame. Hanno tradito i giovani, soffocati dalla morsa del precariato con contratti da sopravvivenza. Hanno tradito le aspettative delle famiglie, che hanno visto crollare il potere d’acquisto: oggi 1 kg di pane è arrivato a costare dai 3 ai 6 euro, inaudito. Hanno tradito le aspettative dei pensionati, costretti a vivere con 500 euro al mese, e dei disabili, costretti a vivere con un assegno di 295 euro al mese. Questo è un sistema malato che va abbattuto.

Questa Europa liberticida è diventata un problema, perché non propone la pace, ma bensì la guerra. Lo Stato, attraverso i trattati di adesione alla UE, ha ceduto la propria sovranità in campo economico ed in politica estera. Siamo una colonia e ci trattano da sudditi, ecco la verità! Le manovre di bilancio le scrivono a Bruxelles e non a Roma. Una gabbia europea al servizio dell’alta finanza e delle multinazionali, vedi commistione tra Big Pharma e Ursula von der Leyen, lontana anni luce dal tutelare i popoli. I ricchi diventeranno sempre più ricchi ed il ceto medio scomparirà verso la povertà.

Unione Europea che vuole distruggere il nostro sistema produttivo, la nostra agricoltura, ed attraverso direttive criminali, quali la Bolkestein, vorrebbe favorire le multinazionali per comprarsi anche le nostre spiagge ed il sacrificio di intere generazioni. Vorrebbero comprarsi le licenze degli ambulanti, vedi i tassisti in protesta. Impone la carne sintetica a tavola, la farina di grillo e, tramite la direttiva sulla casa, entro il 2035 le famiglie italiane dovranno spendere fino a 50.000 euro per pseudo adeguamenti green, oppure la casa non potrà né essere venduta, né affittata, né donata ai propri figli. Questo è scritto nero su bianco, questo hanno approvato tutti i partiti! Le multinazionali sono già pronte a comprarsi il nostro patrimonio edilizio.

Siamo l’unica forza euroscettica al cospetto dei partiti europeisti e di questo governo che ha approvato il nuovo patto di stabilità, che da settembre introdurrà l’austerità stile Mario Monti, Mario Draghi, ovvero tagli alla spesa ed aumento delle tasse. Tagli alla spesa pubblica significa tagli anche alla sanità, e noi calabresi viviamo ancora oggi la stagione dei tagli, una macelleria sociale con la chiusura di ben 20 ospedali negli ultimi 10 anni, con il diritto alle cure compromesso: se hai soldi potrai curarti, diversamente muori con le liste d’attesa. Questo è un sistema criminale. La battaglia sarà territoriale e qui sulla sanità non faremo sconti a nessuno, con un governatore Occhiuto di Forza Italia che solo tre mesi fa voleva cancellare l’Ospedale di Lamezia Terme ed altri presidi in Calabria. Noi non dimentichiamo.

Sud Chiama Nord Cateno De Luca (2)

Una stoccata da parte di Massimo Cristiano a questa amministrazione comunale, condannando con forza la recente chiusura della casa di riposo comunale, un trattamento disumano per i nostri anziani e per i lavoratori della cooperativa che gestiva la struttura. Poi, rivolgendosi al numeroso pubblico con una domanda secca: “Contenti di come questa amministrazione comunale stia amministrando la città?” La risposta corale è stata no! Ed allora la risposta dovrà essere politica con un voto alla Lista Libertà: gente con le mani libere, capace di abbattere questo sistema marcio. È inutile lamentarsi e basta, il non voto agevolerà coloro che andranno al voto, ed i partiti tradizionali andranno a votare. La rivoluzione parte dal basso.