Regionali Calabria, Tansi dice si al PUT? Ripartono, a sorpresa, le trattative a sinistra

L'ex capo della ProCiv, e già candidato Governatore della Calabria, ha trovato un accordo con quello da lui stesso definito il "Partito Unico della Torta"?

I giochi per le Regionali in Calabria sembravano conclusi almeno per Carlo Tansi che aveva abbandonato il tavolo delle trattative ed aveva presentato i suoi candidati in solitaria.

Ma le carte del centrosinistra sembrano esser state, ancora una volta, rimescolate.

L’annuncio della coalizione di centrosinistra

“È un momento storico delicato, per il Paese e ancor di più per la Calabria. La crisi pandemica ha mostrato con maggiore evidenza i limiti della sanità regionale e amplificato gli effetti della crisi economica. In questo contesto di estrema difficoltà le forze politiche e i movimenti civici di centrosinistra continuano, con grande senso di responsabilità, il lavoro di costruzione di una coalizione ampia e plurale e di un programma di rinnovamento e cambiamento, a mettere in campo ogni sforzo per garantire alla Calabria resilienza e prospettiva.

I rappresentanti di Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Io resto in Calabria, Articolo 1, Sinistra Italiana, Socialisti, Demos, Centro democratico, Verdi, Movimento europeo Repubblicano, Tesoro Calabria, Calabria aperta, Calabria Civica, A testa alta e Movimento della Sardine, hanno deciso di dar vita a due tavoli di lavoro, che già a partire da domani pomeriggio inizieranno a lavorare ad un programma comune e all’individuazione del profilo e del nominativo del candidato presidente nonché dei profili dei candidati al consiglio regionale”.

Il cambio di rotta per elezioni Regionali

Cosi come Tansi aveva aggiornato i suoi seguaci sull’incontro con il Partito Democratico, anche Stefano Graziano ha fatto lo stesso, scrivendo in un post su Facebook:

“Credo sia giusto rispondere pubblicamente al post pubblicato nella serata di ieri da Tansi attraverso i suoi canali social, affermazioni forti che hanno generato una serie di reazioni e inutili incomprensioni.

La verità è che ieri sera, appena iniziato l’incontro virtuale, tra me e Tansi vi è stato un aspro scambio di battute accompagnate da toni animosi.

D’altro canto, la politica è anche concitazione e scontro e questo Tansi lo sa bene visto che la sua campagna elettorale si è distinta per un uso assai disinvolto di un linguaggio aggressivo ed infamante verso il Pd ed anche verso la mia persona. Era inevitabile che la tensione si mostrasse in quel consesso.

Ora, però, bisogna andare avanti perché in ballo non vi è il nome di Stefano Graziano o di Carlo Tansi, ma il destino di un’intera comunità già fortemente messa alla prova da fragilità strutturali, diffuse povertà, privazione di diritti essenziali.

Ricordo, prima a me stesso che le donne e gli uomini che partecipano alle riunioni, stanno mettendo in campo uno sforzo ammirevole, generoso e di grande responsabilità etica e politica.

È a loro per primi che rivolgo un pensiero di rammarico per quanto accaduto ieri e da Tansi mi aspetto eguale rispetto verso queste persone che, idealmente, rappresentano la Calabria che vuole voltare pagina. Tansi si segga a quel tavolo. Si spenda per un confronto costruttivo.
Da parte mia e del Pd troverà la massima disponibilità all’ascolto.

Lo faccia in nome di questa terra che dichiara di amare, perché l’amore si nutre di azioni concrete e non di proclami”.

Alla luce delle nuove dichiarazioni della coalizione sembra che i due, (Graziano e Tansi ndr.), abbiano trovato il modo di convivere e di allearsi.