"Terroni": un libro sul Sud e per il Sud

“Sud è un luogo che non esiste da solo, ma soltanto se riferito a un altro che lo sovrasta e, già per questo, lo qualifica e sminuisce: è una comodità”

Pino Aprile, pugliese doc, è un giornalista e scrittore italiano, che pone al centro della sua opera “Terroni – Tutto quello che è stato fatto perchè gli italiani del Sud diventassero meridionali”, una polemica che infuria ormai da decenni; per alcuni si tratta solo di una causa persa, per altri invece, qualcosa per cui vale ancora la pena combattere: la cosiddetta “Questione Meridionale”.

“Terroni” di Pino Aprile

Lo scrittore con questo volume cerca di svelare una verità un pò scomoda, che più volte è stata seppellita o ignorata. Tutti coloro i quali hanno creduto fino ad oggi, che il divario tra Nord e Sud, fosse dovuto solo ad un fattore geografico, dovranno ricredersi.

Il saggio è suddiviso in 9 capitoli, i primi 3 sono costituiti da ricerche e documentazioni storiche che fanno luce su episodi che gli storici tendono spesso a tralasciare e raccontano come si è giunti all’Unità d’Italia. Nei restanti capitoli l’autore tratta invece il tema dei danni inflitti al mezzogiorno non soltanto prima e durante l’Unità d’Italia, ma anche e soprattutto dopo la nascita della Repubblica Italiana. A conclusione di un’opera cosi ben strutturata, la storia della Salerno-Reggio Calabria, grande ed incompiuta infrastruttura che tutti ormai avranno sentito nominare almeno una volta, simbolo di come il Meridione si sia ormai abituato a questo stato di minorità rispetto ai settentrionali.

Sud è un luogo che non esiste da solo, ma soltanto se riferito a un altro che lo sovrasta e, già per questo, lo qualifica e sminuisce: è una comodità”.

Già dalla copertina del libro possiamo capire il senso che l’autore vuole dare al suo manoscritto, troviamo infatti il mezzo stivale (quello che rappresenta il Mezzogiorno) capovolto, come a volerlo metter al posto del Nord e non più a Sud appunto; Ma il Sud non è sempre stato una terra povera e arretrata, ed è proprio il concetto che Aprile tenta in ogni modo di farci capire attraverso le sue appassionate parole. Ci troviamo di fronte ad una lettura impegnativa, che richiede la completa concentrazione del lettore. Lo stile in cui la storia viene narrata smorza però i temi seriosi trattati da Aprile; lo scrittore mantiene infatti un tono ironico, pungente, accattivante e a tratti persino divertente, che farà sicuramente sorridere tanti lettori, che non si aspettano di trovare dell’ironia all’interno di un saggio.

Aprile sarà molto criticato, in quanto non citerà le fonti storiche da cui ha tratto le sue ricerche e dunque saranno in tanti ad ostacolare il suo libro creando intorno ad esso un’aura di incertezza, ma questo non andrà ad intaccare l’immagine di un saggio che ogni “Terrone” dovrebbe senz’altro leggere; sappiamo infatti che il libro è diventato uno dei principali best seller del 2010, con 250mila copie vendute;

Un interrogativo resta comunque:

Perché ogni volta che si parla dell’Italia duale si ignora il meglio del Sud e il peggio del Nord?

E soprattutto siamo realmente “Fratelli d’Italia“? Pino Aprile porta avanti l’esempio delle due Germanie, che seppur divise da una diversa visione del futuro, dalla guerra e da un muro, in 20 anni hanno trovato il modo di riappacificarsi; mentre nella nostra Nazione non ci si è riusciti neanche in 150 anni, allora sorge spontaneo chiedersi, se l’obiettivo dell’Unità non è stato raggiunto, è forse perché effettivamente non lo si vuole raggiungere?

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