Reggio Futura: 'Estate alle porte e città sempre più impreparata al turismo'

Per il Presidente Palmara "l'Amministrazione Comunale, che dovrebbe incentivare gli imprenditori locali, opera in modo diametralmente opposto"

“La stagione estiva è alle porte e Reggio, dal punto di vista turistico, si fa trovare impreparata, ancor peggio che negli ultimi anni.

Certo, bisogna essere obiettivi ed ammettere che la nostra città, sotto questo aspetto, non è mai stata ai livelli di Taormina, Porto Cervo, Rimini o Gallipoli: abbiamo pochissimi turisti, e per quel che riguarda servizi e strutture siamo distanti anni luce rispetto alle capitali turistiche italiane ed europee. Se a questo aggiungiamo che l’aeroporto funziona poco e male e che i voli per Reggio hanno costi stratosferici, il mistero è chiarito.

Proprio per queste ragioni sarebbe utile incentivare e agevolare gli imprenditori locali che promuovono attività o che offrono servizi per i turisti, esattamente come avviene in tutte le città che vivono di turismo, vedi Rimini che giusto l’altro ieri ha pubblicato un bando per l’assegnazione di contributi economici a favore di organizzatori di grandi eventi in ambito turistico.

E invece no. No, perché nella realtà la nostra Amministrazione Comunale opera in modo diametralmente opposto.

Negli ultimi anni, infatti, al fine di “incentivare il turismo”, la nostra Amministrazione ha inteso dare una accelerata a tutta una serie di attività “utili” in tal senso: si è quindi deciso di cancellare la realizzazione del Waterfront (salvo poi cambiare idea, ma solo dopo che gli importi già finanziati erano andati perduti…) e di abbandonare definitivamente il progetto del molo di attracco e del porto turistico. In compenso, a breve potremmo ritrovarci il porto invaso di Tir, che, come è notorio, rappresentano una grossissima attrazione turistica (…). Sempre al fine di incentivare il turismo è stata poi introdotta una tassa di soggiorno per chiunque venga a trascorrere le vacanze da noi (è risaputo che i turisti sono sempre contenti quando devono pagare tasse e balzelli). Il Lido Comunale, una volta rinomato fiore all’occhiello reggino, oggi viene immortalato in foto solo per documentare il suo totale stato di abbandono e di degrado. E per finire, la ciliegina sulla torta è rappresentata dai locali pubblici che pagano una tassa di occupazione per gazebo e dehors esorbitante (quattro volte più cara rispetto a quella pagata dai lidi di Taormina)  e sono di continuo oggetto di sanzioni e sequestri (l’ultima ordinanza che ne ha disposto la chiusura di alcuni di essi risale a pochi giorni fa).

Immaginiamo che, a fronte di tutto ciò, realtà come Rimini, Riccione, Gallipoli o Taormina stiano già tremando nel timore di essere soppiantate dalla nuova Regina del turismo: la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Applausi agli artefici di tutto ciò”.

Il Presidente Avv. Italo Palmara