Tutti possono avere passaggi a vuoto: i casi Scienza, Guarna e Corazza. L'analisi di Monopoli-Reggina

Nessuno, per natura umana, è infallibile. C'è ch

Nessuno, per natura umana, è infallibile. C’è chi, tendenzialmente, sbaglia di meno. C’è chi sbaglia di più. Non è in più sottovalutatile in tutto ciò, l’agente esterno, al pari dell’elemento fortuna. È un’ideologia che tende molto alla casualità delle cose, ma che ben si sposa con una scienza molto poco esatta come quella calcistica. Prendete, ad esempio, ciò che ci lascia Monopoli-Reggina ed applicatelo a tre protagonisti, Beppe Scienza, Enrico Guarna e Simone Corazza.

Scienza

Il primo è un ottimo allenatore, anche troppo poco valorizzato dalla Serie C. E, aggiungiamo noi, anche un’ottima persona, che nella conferenza stampa della vigilia del big match del Veneziani aveva espresso grandi parole per Reggio e la Reggina. Salvo, poi, incappare nella classica buccia di banana dopo il 2-1 amaranto in Puglia.Se al Granillo danno un rigore del genere – riferendosi al primo concesso e trasformato da Bellomo, ndr – l’arbitro se la vede brutta”. Se sull’episodio che aveva coinvolto il presidente Gallo settimana scorsa eravamo intervenuti criticando, o meglio, facendo notare che il presidente avrebbe anche potuto evitare l’ormai famosa maglietta del “Lavati i pedi”, allo stesso modo interveniamo oggi. Le dichiarazioni di Scienza, cosi come la maglia di Gallo, sono chiaro contorno di 90 minuti intensi, vivi, carichi di agonismo fra due grandi squadre. Ma sono anche fuori luogo, forse anche più di una t-shirt esibita in tribuna. E, pertanto, anche in virtù del fatto che si è alla giornata numero 10 e non 35, forse sarebbe il caso di cercare di abbassare i toni. E di avere maggiore rispetto, per tutti. Siamo certi, comunque, che Scienza non mancherà di spiegare il malinteso nei prossimi giorni.

Guarna

Passando al secondo protagonista di questo articolo, che speriamo non vi annoi, si passa anche all’aspetto puramente calcistico dell’analisi di Monopoli-Reggina. Perchè, se ieri la Reggina è riuscita finalmente a portare a casa i 3 punti da una trasferta, grande merito va ad Enrico Guarna. Criticato quando lo meritava, vedi Terni, sia ieri che con il Catanzaro, vedi parata su Fishnaller appena prima dell’1-0 amaranto, ha salvato Toscano dalla capitolazione. L’idea è che, fra i pali, risulti affidabilissimo, a dispetto di qualche incertezza mostrata nei tempi delle uscite, tornando sempre al derby, precisamente al minuto numero 94. Giusto rimarcare, quindi, i meriti di quello che è il portiere della Reggina e che lo sarà almeno sino a giugno.

Corazza

A chiudere il review della sfida del Veneziani, non poteva che esserci colui che l’ha decisa. Simone Corazza è lo one-man-show di una Reggina, diciamolo pure, da sballo. Cinica, cattiva, anche un pò fortunata. Anche perchè, lí davanti, ha visto tramutarsi una riserva del Piacenza, che l’anno scorso faceva più panchina che altro, in un cecchino spietato, ma col sorriso sempre sulle labbra. I numeri di Simone sono mostruosi, a testimonianza che anche a 29 anni si può esplodere, cancellando anni difficili, anche causa infortunio. Eccetto Terni e Vicenza in Coppa Italia, Corazza ha timbrato ogni gara giocata da titolare col gol, per un totale di 9 marcature in 11 partite giocate dall’inizio. I passaggi a vuoto di Piacenza sono un lontano ricordo, il Joker amaranto si gode il momento e l’amore infinito di una tifoseria che, per una volta, tifa per il cattivo del film.

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