Atto vandalico al MuStruMu, il Consiglio Direttivo: ‘La cultura va difesa dalle istituzioni’
"Ogni vetro rotto è un messaggio: la cultura qui non viene tutelata, ma lasciata sola" l'appello di soci, Consiglio Direttivo e volontari dell’Associazione
28 Dicembre 2025 - 11:05 | Comunicato Stampa

L’Associazione Culturale Museo dello Strumento Musicale di Reggio Calabria (MuStruMu) denuncia con profonda preoccupazione l’ennesimo atto vandalico perpetrato ai danni della struttura museale, chiusa da alcuni anni al pubblico in attesa dell’avvio dei lavori di ristrutturazione, mai iniziati.
Vandalismi ripetuti negli ultimi mesi
Negli ultimi mesi il museo – inserito nel contesto del rinnovato waterfront cittadino, un’area strategica, sorvegliata e ricca di telecamere – è stato ripetutamente colpito: prima con lanci di pietre contro i vetri (che la rete metallica esterna aveva in parte contenuto), poi con lo sfondamento della stessa rete, costringendo l’Associazione a interventi urgenti per la messa in sicurezza dei locali e dei beni custoditi.

In questi giorni di Natale, come amaro “regalo” simbolico, i soci hanno rinvenuto un nuovo vetro sfondato, colpito questa volta da un mattone scagliato con violenza. Lo stesso blocco di laterizio ha successivamente colpito strumenti musicali di inestimabile valore storico, tra cui un fortepiano del 1800, esemplare unico, già tutelato e catalogato dal museo, oltre a un pianoforte, anch’esso colpito dal mattone intrusivo.
Anche la rete che separa la pertinenza esterna del museo è stata divelta ed è ormai alla mercé di chiunque.
Un colpo alla memoria culturale
L’atto non rappresenta solo un danno materiale, ma un colpo simbolico a ciò che il museo custodisce: memoria, identità, ricerca e divulgazione culturale.

Perché, nonostante la chiusura fisica al pubblico, il MuStruMu non si è mai fermato: in questi anni l’Associazione ha proseguito la sua missione divulgativa con pubblicazioni, attività di ricerca, iniziative culturali, docufilm, eventi, rassegne musicali e progetti educativi, portando il nome del Museo ben oltre i confini cittadini, con l’obiettivo di preservare, studiare e raccontare strumenti musicali provenienti da tutto il mondo e dalla tradizione locale reggina.
“È un peccato – dichiara il Consiglio Direttivo – dover impiegare risorse per riparare ferite che non dovrebbero esistere. La cultura deve essere protetta non solo dalle telecamere, ma deve essere difesa dalle istituzioni, dalla comunità e dalle scelte concrete. Ogni vetro rotto è un messaggio: la cultura qui non viene tutelata, ma lasciata sola”.
I soci, il Consiglio Direttivo e tutti i volontari dell’Associazione lanciano quindi un appello alla responsabilità collettiva, chiedendo, che venga accelerato l’iter per l’avvio dei lavori di ristrutturazione della struttura; un’azione condivisa che restituisca al Museo il ruolo che merita nel panorama culturale della città e del Sud Italia.
MuStruMu continuerà a essere presidio culturale vivo, anche a porte chiuse. Ma il suo futuro non può restare sospeso, né la cultura diventare bersaglio. Perché una città che non protegge la cultura, non protegge sé stessa.
I soci, il Consiglio Direttivo e tutti i volontari dell’Associazione.
