25 aprile, Vitale (ANPI): 'La risposta di Reggio all'Italia che non riconosce questa festa'

Questa mattina, alla stele del partigiano di Reggio Calabria, era presente anche Sandro Vitale, presidente del comitato provinciale ANPI.

Il professore, insieme alle istituzioni ed alle forze dell’ordine ha commemorato gli eroi della resistenza, uomini e donne che hanno fatto la storia.

“Abbiamo deposto un omaggio floreale per ricordare chi ha combattuto per la libertà presso la stele del partigiano. Non sono molte le opere come questa presenti sul nostro territorio. Dove queste non sono presenti, si farà visita al monumento ai caduti.

Voglio ricordare, in questo particolare momento, quanto sia diventato importante il canto di ‘Bella ciao’, la canzone simbolo della resistenza conosciuta e cantata in italiano da tutto il mondo”.

Vitale però ricorda anche un’altra parte d’Italia, il paese che non si riconosce in quella lotta:

“Tutti gli anni  cerca di parlare d’altro. Mi viene in mente un ex ministro degli interni che il 25 aprile va in Sicilia per parlare di mafia, quando l’argomento potrebbe essere adatto nei restanti 364 giorni dell’anno. E ancora oggi, altri personaggi noti che parlano male dei meridionali e dicono ‘per fortuna che c’è il virus perchè così il 25 aprile non lo festeggiamo’. Io vi assicuro invece che la Festa della Liberazione è sentita ancora di più nel 2020. Certo le manifestazioni di vicinanza e di interesse avvengono in rete, ma la presenza dei cittadini e delle associazioni è forte”.