Il canto della rivolta di Reggio: ‘Si cumbatti pu capologu’
Dai moti di Reggio ai canti anarchici: Franco Fabbri e la tradizione musicale di protesta in Italia
14 Luglio 2020 - 14:23 | di Eva Curatola

“Il nostro paese ha una lunga tradizione di canti di protesta, di rivolta e di lotta che risale al principio del ‘900. Molti di questi sono legati a diverse tradizioni politiche: dai socialisti agli anarchici”. A raccontarlo, ai microfoni di Rai Storia, è il musicologo Franco Fabbri, che esplora la storia musicale di resistenza in Italia.
I Canti dei Moti di Reggio Calabria
Tra i vari canti di protesta, ne esistono alcuni dedicati ai moti di Reggio Calabria, anche se sono molto meno noti rispetto ad altri. Le prime canzoni legate a questi eventi sono state arrangiate da Mimmo Siclari, che iniziò la sua attività proprio negli anni ’70, diventando per lungo tempo un punto di riferimento per la musica di protesta e per le bancarelle dove questa musica veniva diffusa.
Le Parole dei Canti di Protesta
Uno dei versi più noti di questi canti recita:
“Si cumbatti a ferru e focu,
si cumbatti pu capolocu
e cuminciunu l’arresti pi li capi e pi l’onesti.
Su arrestati cu gran pena
Cicciu Francu e Matacena.
Verna, Mauro e Canali
su l’eroi ru Stivali.”
Questi versi ricordano figure e momenti chiave dei moti di Reggio Calabria, con un tono di ribellione che rappresenta l’orgoglio e la resistenza della popolazione locale. Le parole evocano un’epoca in cui la musica diventava strumento di protesta, mezzo per raccontare la lotta e la resistenza contro l’oppressione.
La Tradizione Musicale di Mimmo Siclari
Mimmo Siclari, figura di spicco della musica di protesta negli anni ’70, ha arrangiato e reso popolari molti di questi canti, rendendoli simbolo della resistenza popolare in Calabria e diffondendoli attraverso le bancarelle e i mercati. La sua musica rappresenta un pezzo di storia per chiunque desideri approfondire la cultura dei canti di protesta.
La tradizione dei canti di protesta italiani è, come sottolineato da Franco Fabbri, un patrimonio importante, che racconta la storia di un’Italia in lotta per la giustizia sociale, rappresentando una vera e propria colonna sonora dei movimenti sociali del passato.