Multe a Villa, Codacons: ‘La legalità vale anche per l’Amministrazione Comunale’
"Il mancato rispetto degli adempimenti previsti dal Comitato Europeo per la Protezione dei Dati rende privi di legittimità tutti gli atti successivi" la nota
12 Ottobre 2025 - 15:00 | Comunicato Stampa

In seguito all’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica su questioni relative alla viabilità e alla sicurezza della circolazione, e dopo l’iniziativa discutibile di sanzionare gli utenti per presunte violazioni del Codice della Navigazione su demanio fluviale, l’Amministrazione Comunale di Villa San Giovanni ha avviato la cosiddetta “campagna strade sicure”, affidata alla Polizia Locale sotto la guida del nuovo comandante. Quest’ultimo, sin dal suo insediamento, si è distinto per iniziative quantomeno singolari e prive di adeguata ponderazione.
Il principio di legalità e l’intervento del CODACONS
Non si intende qui giustificare chi viola il Codice della Strada, ma ribadire che il principio di legalità deve valere per tutti, inclusa l’Amministrazione Comunale. Per questo motivo, già dai primi giorni di settembre, il CODACONS ha presentato un reclamo formale al Garante per la Protezione dei Dati Personali, contestando l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza con tecnologia OCR per la lettura automatica delle targhe, impiegati per rilevare la mancata copertura assicurativa e l’omessa revisione dei veicoli.
Tra le criticità riscontrate, la più grave è l’assenza del Documento di Valutazione d’Impatto (DPIA), obbligatorio ai sensi del Regolamento UE 679/2016 per un Comune attraversato da circa 5 milioni di veicoli l’anno. Il mancato rispetto degli adempimenti previsti dal Comitato Europeo per la Protezione dei Dati rende privi di legittimità tutti gli atti successivi, dalla carente informativa agli utenti fino alla tardiva e irregolare nomina del Responsabile della Protezione dei Dati (DPO), avvenuta solo dopo il reclamo del CODACONS.
Non risulta inoltre alcuna delibera di Giunta che autorizzi la localizzazione degli impianti di videosorveglianza, come previsto dalla normativa vigente. Con una determinazione dirigenziale, il comandante ha persino esteso le funzioni degli impianti al controllo dei limiti di velocità, andando oltre le competenze attribuite dalla Giunta. Un precedente simile portò al rinvio a giudizio dell’ex Segretario Comunale e di alcuni amministratori locali.
Irregolarità nei verbali di contestazione
A queste violazioni si aggiungono ulteriori irregolarità nei verbali di contestazione notificati agli utenti, nei quali si evidenzia la mancata osservanza di procedure censurate dalla Corte di Cassazione. Quest’ultima ha stabilito che alcune violazioni, come la scopertura assicurativa, devono essere accertate direttamente dal personale della Polizia Locale e non in modo differito. Inoltre, la rilevazione automatica deve riportare nel verbale tutti i dati tecnici dell’apparato utilizzato: tipo, modello, marca, omologazione, approvazione e revisione. Tali elementi risultano assenti nei verbali, e non è sufficiente indicare un sito web dove reperirli.
Queste sono solo alcune delle gravi lacune che caratterizzano l’intero procedimento amministrativo avviato dalla Giunta villese, che continua a invocare il principio di legalità senza rispettarne le condizioni minime, mentre la stessa Magistratura di Cassazione e il Ministro delle Infrastrutture stanno ponendo un freno al malvezzo dei Comuni di fare cassa a danno degli utenti.
Il CODACONS, come già avvenuto con il reclamo al Garante, proseguirà con determinazione tutte le azioni necessarie per riaffermare il diritto alla legalità e alla trasparenza amministrativa, anche attraverso il coinvolgimento dell’Autorità Giudiziaria, come già accaduto in altri comuni calabresi.
