'Dopo saremo migliori?': la riflessione di uno studente reggino sulla vita post Covid-19

"È facile volersi bene nelle difficoltà, ma dopo?". Le parole di un universitario reggino

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di un universitario reggino riguardante la vita dopo l’emergenza coronavirus.

“L’improvviso arrivo del virus ci ha catapultato in una situazione paradossale che, probabilmente nessuno, in particolare noi giovani, avrebbe mai immaginato di vivere. In pochi attimi tutto ciò che fino a quel momento ci sembrava scontato e al quale spesso non avevamo dato particolar peso per quanto fosse abitudine, non ci è più consentito.

La frenesia di ogni giorno lascia spazio a un tempo in cui, per ovvie ragioni, tutto si è fermato. Da Nord a Sud, nonostante alcune velleitarie dichiarazioni di questi giorni, un’onda di solidarietà investe la nostra Penisola. Sui balconi tanti striscioni con le scritte “Andrà tutto bene”, “Ce la faremo”. In televisione, sui media online e a stampa si ripete che l’esperienza di questo virus ci renderà uomini migliori.

Probabilmente andrà tutto bene e, nonostante ne usciremo con le ossa rotte, ce la faremo: ma dopo saremo davvero uomini migliori?

Al riguardo, giorni fa Francesco Guccini, storico cantautore italiano, ha dichiarato che “non saremo migliori quando si tornerà alla normalità…gli uomini non imparano, dimenticano”. In effetti, se studiare la Storia dovrebbe indurci a conoscere gli errori del passato in modo tale da non ripeterli in futuro, mi rendo conto come le parole di Guccini esprimano un’autentica verità, risultando ancor più significative.

Facendo riferimento alla storia più recente, non sono servite due guerre mondiali per frenare spregiudicati interessi dei capi di Stato e forme di odio razziale: nonostante gli effetti devastanti di una guerra, sia dal punto di vista economico che sociale, in epoca recente il mondo sembrava stesse cadendo nel buio di un nuovo conflitto, testimoniando che dalla Storia gli uomini abbiano davvero appreso poco.

Il virus ha indotto tutti noi a riflettere su diversi aspetti dell’esistenza che prima trascuravamo, dandoci, forse, l’illusione di essere cambiati, ma, affinché non avvenga quanto presagito da Guccini, dobbiamo fare in modo che il cambiamento di rotta persista nel tempo.

È facile stringersi tutti insieme e volersi bene, dimenticando i rancori e le rabbie, quando le cose si mettono male: le difficoltà sorgeranno dopo, quando riprenderemo in mano la vita di ogni giorno.

Andrà tutto bene e ce la faremo… ma saremo davvero uomini migliori?”.

 

Francesco Triolo, studente universitario, 20 anni