Bic Reggio, coach Cugliandro dopo la vittoria: ‘Ora testa alla Final Four’

"Dobbiamo lavorare sul gioco di squadra e cercare di trarre il meglio da tutti i giocatori"

Bic Reggio time out

I ragazzi si sono risollevati subito dopo la caduta di Treviso”, ha dichiarato soddisfatto coach Antonio Cugliandro commentando il successo della Farmacia Pellicanò Reggio Bic contro le Volpi Rosse Firenze.

La partita e il dominio iniziale

È stata una gran bella partita, difficile come ci aspettavamo. La cosa positiva è che siamo stati in vantaggio sin dall’inizio e abbiamo mantenuto un distacco favorevole”, ha aggiunto il tecnico reggino. Cugliandro ha sottolineato l’importanza della gestione del gioco, pur riconoscendo che nel terzo quarto Firenze è riuscita a rientrare in partita:

Tranne nel terzo quarto, dove Firenze è rientrata in partita, abbiamo controllato il gioco. L’unica cosa che non mi è piaciuta è che non siamo riusciti a dare il KO quando avremmo potuto, e portare a lungo queste partite può diventare pericoloso“.

Wallace, protagonista inatteso

“Alla fine è uscito dal cilindro, come si dice, una bella prestazione di Wallace, che fino a quel momento non avevo ancora inserito per mantenere l’equilibrio in campo. È entrato e ha fatto quei canestri che sono serviti tanto per il risultato finale”.

L’obiettivo Final Four

“Adesso testa alla prossima, ci sono ancora speranze vivissime per l’accesso in Final 4 di Coppa Italia. Non bisogna abbassare la guardia e rimanere concentrati“.

Migliorare il gioco di squadra

Dobbiamo continuare a migliorare, anche la prestazione di oggi non è stata al top. Possiamo fare molto meglio, soprattutto in difesa. In attacco dobbiamo essere più fluidi e forzare meno i tiri. Anche oggi nei primi due quarti Juninho era al 20%, come contro Treviso, e se giochiamo con lui a quella percentuale è normale che tutte le partite diventino difficili“.

Infine, Cugliandro ha ribadito l’importanza del lavoro di squadra: “Dobbiamo lavorare sul gioco di squadra e cercare di trarre il meglio da tutti i giocatori, non solo dai singoli. Ci aspetta ancora una lunga strada e tanto lavoro“.

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