#100Camilleri: il traguardo record raggiunto con "L'altro capo del filo"

di Eva Curatola - 100 libri. 91 anni, di cui quasi

di Eva Curatola100 libri. 91 anni, di cui quasi 40 dedicati alla scrittura. Una vita fatta non solo di numeri, ma anche di tante parole.

Camilleri, con la pubblicazione del suo ultimo romanzo, l’altro capo del filo, ha infatti raggiunto il traguardo agognato da ogni scrittore: il 100esimo libro.

«Credevo di essere uno scrittore dal respiro corto. “Ho il fiato per i cento metri” dicevo a Elvira Sellerio che premeva perché le dessi altri manoscritti dopo i primi due Montalbano. Lei mi smentiva, “provaci, vedrai che puoi fare la maratona.”»

Quante parole occorrono per riempire le pagine che poi pongono i suoi cento libri? Probabilmente cosi tante che fare una stima diventa un pò faticoso. E quanta inventiva è necessaria per rendere una saga, che dura ormai da più di 20 anni, cosi interessante? Misteri che solo Camilleri in persona potrebbe svelare.

Ma come spesso accade all’interno della società, il suo genio ed il suo acume non sono stati immediatamente riconosciuti. Nonostante infatti l’amore per il teatro ed il lavoro di regista in Rai, la carriera di scrittore di Camilleri è stata marginale per quasi 30 anni.

Poi la scintilla e l’idea del Commissario che con le sue frasi in dialetto ha conquistato i lettori e (successivamente) gli spettatori di tutto il mondo.

Nel nuovo giallo, uscito il 26 Maggio (Sellerio Editore), il Commissario Moltalbano si trova a fronteggiare problematiche più che mai attuali: sbarchi di migranti, la paura che terroristi dell’Isis s’infiltrino tra i disperati, stupro e vari cadaveri. Ma anche con gli acciacchi della vecchiaia, contro la quale si sfoga nella friscura della sera mentre la sua Livia gli porge le pantofole per i piedi infreddoliti.

“Chiangenno e singhiozzanno continuò: «’U sciatu do mè sciato non è capace di fari ‘na cosa accussì laida! ‘U sangu do mè sangu prifirisci ammazzarisi chiuttosto che ammazzari…”

Forse sono proprio queste le caratteristiche che, più di altre, portano i lettori ad amare le opere del noto scrittore: l’attualità dei temi trattati e la familiarità di situazioni che chiunque fra noi potrebbe vivere.

Quello creato da Camilleri, nella saga di Montalbano, è un mondo fatto per tutti, da cui nessuno viene escluso, le sue avventure sono le avventure del popolo.

Leggere i romanzi di questo grande autore diventa cosi una piacevole evasione, della quale però siamo quasi inconsapevoli, perchè somiglia cosi tanto alla realtà che ogni giorno viviamo.

Nonostante il traguardo dei 100 libri sia stato appena raggiunto, si vocifera che lo scrittore in alcuni cassetti della sua casa abbia già pronti i dattiloscritti per il 105° ed il 106° libro. Perciò lettori ed appassionati non temete, le avventure del nostro commissario preferito non sono ancora giunte al termine.

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