Si celebra oggi il “Giorno della Memoria” per ricordare il 27 gennaio 1945


di Nicolino D’Ascoli – La giornata della Memoria. E’ sempre importante ricordare. 71 anni fa, esattamente il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa entrò nel campo di concentramento di Auschwitz riuscendo a liberare i pochi prigionieri vivi, ovvero circa 7.000 persone. Ecco il motivo per cui il 27 gennaio è diventato il giorno della Memoria, per ricordare la drammaticità e brutalità dei genocidi frutto dell’azione scellerata Nazista. Basti pensare che ad Auschwitz morirono circa 1 / 1,5 milioni di persone (soprattutto Ebrei). Tutta la struttura  del campo di concentramento era abominevole, esistevano tre campi principali ed addirittura 45 sotto campi in prossimità di Auschwitz. Dopo il campo principale vi era quello di Birkenau sede di sterminio e quello di Monowitz sede del campo di lavoro.

Ad Auschwitz erano state costruite 4 camere a gas con annessi forni crematori. I Nazisti sin da subito hanno cercato un metodo veloce ed efficiente per uccidere, quindi hanno effettuato vari esperimenti, iniziando dal monossido di Carbonio (hanno utilizzato  gas di scarico di camion o carri armati) per poi passare allo Zyklon B, acido cianidrico, che ha consentito lo sterminio rapido e contemporaneo di un numero elevato di persone, ovvero di 1.000 / 1.500 in meno di trenta minuti. Invece i bambini presenti nel campo di concentramento sono stati utilizzati per alcuni esperimenti di eugenetica indescrivibili ed inumani da parte del Dott. Joseph Mengele, che difatti era stato soprannominato l’angelo della morte.

All’arrivo dell’Armata Rossa i Nazisti hanno cominciato a nascondere le prove del genocidio, con ordine ben preciso di terminare le esecuzioni nelle camere a gas e di demolire immediatamente sia le camere che i forni crematori, tranne quelli di Auschwitz che nel frattempo erano stati adibiti a rifugi. Troppo tardi, le prove erano schiaccianti ed evidenti. Rudolf Hoss, comandante del campo di Auschwitz fu subito demandato a processo a Varsavia. Esito abbastanza scontato, nel 1947 venne impiccato.

Nasce così dal 2000, la giornata della Memoria. L’Onu ha scelto questo giorno per ricordare la Shoah, cioè lo sterminio sistematico di milioni di ebrei, rom, omosessuali, comunisti e testimoni di Geova, nonché per celebrare i 25.000 signori che aiutarono parecchie persone a sfuggire alla morte certa.

“Arbeit macht frei” – “Il lavoro rende liberi”.