Evento Conclusivo degli Stati Generali dell’Esecuzione Penale


“Il carcere è il luogo in cui si svolge un ozio senza riposo, dove le cose facili vengono rese difficili dalle cose inutili.”

Con queste parole, tratte da un’iscrizione ripetuta sui muri di alcune carceri italiane,  il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha aperto la due giorni dei lavori conclusivi degli Stati Generali dell’Esecuzione Penale, tenutasi all’Auditorium di Roma Rebibbia, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Fra i partecipanti all’evento anche il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Reggio Calabria, Agostino Siviglia, che ha preso parte ad uno dei 18 tavoli ministeriali insieme agli oltre 200 esperti che hanno elaborato le proposte di riforma di quella che, per volontà del Ministro Orlando, si preannuncia come un’ autentica rivoluzione dell’esecuzione penale.

Il tema complesso e complessivo del carcere e della rieducazione e risocializzazione di chi ha delinquito continua, cionondimeno, ad essere  “ghettizzato” nel dibattito pubblico e mediatico, evidentemente,  per la sua “scomodità” politico-elettorale.

Eppure nella due giorni romana, oltre al Presidente della Repubblica, si sono alternati gli interventi di diversi Ministri, da Poletti ad Alfano, dalla Lorenzin alla Giannini, oltre a numerosi sottosegretari, parlamentari, Commissari europei, dirigenti apicali dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia, magistrati, avvocati, garanti, educatori, assistenti sociali, docenti universitari, volontari.

Anche la Chiesa non ha mancato l’appuntamento ed ai lavori è infatti intervenuto il Cardinale Angelo Bagnasco.

Sono stati presentati quindi i risultati del lavoro dei 18 tavoli tematici in un alternarsi di tavole rotonde dense di contenuti e di proposte concrete per la modifica di sistema dell’ordinamento penitenziario (che confluiranno nella legge delega 2798) e, più in generale, per una nuova cultura della pena e del reinserimento sociale delle persone provenienti dai circuiti penali, nell’ottica non solo della risocializzazione dei detenuti ma anche dell’abbattimento della recidiva dei reati, che crolla al 20% allorquando vengono predisposti programmi individualizzati di trattamento rieducativo, con evidenti positivi riverberi sul versante della sicurezza.

In soccorso al Ministro Orlando per la pubblicazione dell’evento, oltre alla partecipazione di Valeria Golino, protagonista di due film sul carcere, è venuto anche Checco Zalone, protagonista di uno strepitoso messaggio video che è rimbalzato subito sul web carico di tutta la sua esilarante, ed intelligente, comicità.

Il Garante reggino, Agostino Siviglia, ha avuto modo di intrattenersi in un fruttuoso confronto con il Ministro Andrea Orlando incentrato sull’adozione ed attuazione delle Convenzioni per il lavoro di pubblica utilità fra gli Enti Locali e gli organi decentrati dell’Amministrazione della Giustizia (Tribunale Ordinario, Tribunale di Sorveglianza, Tribunale Minorile ed Istituti Penitenziari), sulle quali lo stesso Ministro punta risolutamente, come ha ribadito nel suo intervento conclusivo, chiedendone espressamente l’adozione su tutto il territorio nazionale, per la effettiva realizzazione di un nuovo modello di esecuzione penale, multidisciplinare ed integrato.

A tale scopo, proprio il 7 aprile 2016, Orlando ha sottoscritto una Convenzione Quadro con il Commissario Prefettizio di Roma Capitale, Tronca, che compendia in un’unico protocollo le diverse convenzioni in tema di lavori di pubblica utilità, dalla messa alla prova per adulti e minori in sede di cognizione alle modalità di esecuzione penale per detenuti, ai sensi dell’art. 21  dell’O.P. (lavoro all’esterno).

Reggio Calabria su questo tema è per vero in una posizione di avanguardia, considerato che proprio lo scorso 13 aprile u.s. è stata sottoscritta dal Sindaco Falcomatà e dal Presidente del Tribunale Luciano Gerardis la prima di una serie di convenzioni in tema di lavoro di pubblica utilità, che negli impegni del garante reggino prevedono il completamento sistemico mediante le ulteriori convenzioni da sottoscrivere nelle prossime settimane con il Tribunale per i Minorenni, con il carcere di Arghilla’ e con il  Tribunale di Sorveglianza, anche per il più fruttuoso accesso alle misure alternative alla detenzione.

Il Ministro Orlando ha pertanto espresso  al Garante Siviglia il proprio apprezzamento per l’impostazione sistemica che ricalca la determinazione metodologica voluta dal Ministero a livello centrale e che si realizza concretamente a livello territoriale proprio attraverso l’adozione di un nuovo sistema di governance della pena, coeso e trasversale, con il naturale coinvolgimento della comunità amministrativa, civile ed economica di riferimento.

La speranza della effettiva concretizzazione del principio costituzionale della rieducazione penale, grazie alla tenace intuizione del Ministro Orlando, oggi pare davvero a portato di mano, a ciascuno, come sempre, tocchera’ di fare la propria parte, in una ineludibile logica di corresponsabilità.

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