Reggio, l’Università Mediterranea svela le novità del nuovo anno accademico

La Mediterranea amplia la sua offerta formativa con nuovi corsi e dati incoraggianti su iscrizioni e inserimento lavorativo

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L’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria ha presentato nella sala “Quistelli” dell’Ateneo la nuova offerta formativa per l’Anno Accademico 2025/2026.

Studenti delle scuole superiori accolti all’evento di presentazione

Alla presenza di molti studenti delle scuole superiori della città, accompagnati dai loro insegnanti, sono stati illustrati i nuovi corsi, le opportunità, gli sbocchi professionali offerti dall’Ateneo dello Stretto.

Il rettore Zimbalatti: l’università come presidio culturale e scientifico

Nel suo intervento di saluto e di benvenuto il rettore della “Mediterranea” Giuseppe Zimbalatti ha messo in evidenza il ruolo dell’Università per il territorio reggino “come presidio culturale scientifico e formativo, la cui offerta formativa si arricchisce, di anno in anno, non solo in termini numerici, ma anche di contenuti”.

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Le novità dell’offerta formativa 2025/2026

Zimbalatti ha, anche elencato le tante novità che caratterizzano la nuova offerta formativa dell’Ateneo, a cominciare dal percorso di ammodernamento della didattica, soprattutto per quanto riguarda il Dipartimento di Agraria. “Attiveremo il nuovo Corso di Laurea in Ingegneria elettronica e biomedica – ha aggiunto – che segue le nuove attivazioni avviate lo scorso anno, di Scienze Motorie e Ingegneria meccanica, e quelle di due anni addietro con le lauree magistrali in Scienze Umane e di Design”.

Dati positivi per immatricolazioni e soddisfazione degli studenti

Nel suo intervento il rettore ha sottolineato il valore di alcuni dati, come quelli che riguardano l’attrattività acquisita dalla “Mediterranea”, con l’aumento di immatricolazioni che quest’anno ha superato il 20%, la presenza di studenti provenienti da fuori provincia che supera il 35% e i dati della classifica Censis, “dove primeggiamo – ha ancora – la classifica dei piccoli atenei per il numero di Borse di studio erogate. E i dati di Alma Laura in cui emerge che l’80% dei nostri laureati trova occupazione entro il primo anno, e il 91% che si dichiara soddisfatto della scelta formativa fatta e rifarebbe la scelta di iscriversi alla ‘Mediterranea'”.

Internazionalizzazione e collaborazioni europee ed extra-europee

“Un ateneo che ha confermato ed ampliato tutti gli accordi internazionali, europei ed extra europei riguardanti il progetto ‘Erasmus’, ha detto la delegata all’Internazionalizzazione della Mediterranea, Francesca Fatta, che tra le novità ha citato la nuova collaborazione con l’Università di Sassari, sede di Alghero del dipartimento di Architettura e Design, e il Tne, Trans National Education, “con il quale sono partiti quattro progetti molto grossi e anche molti impegnativi per noi docenti, perché prevedono la formazione all’estero di studenti che appartengono all’area mediterranea”.

Vitetta: “Università giovane ma dinamica e flessibile”

“La nostra è una Università relativamente giovane, rispetto ad altri Atenei – ha affermato Antonino Vitetta, professore delegato per la didattica – e il fatto di essere considerata di piccole dimensioni, ci consente di essere più flessibili e dinamici a quello che viene richiesto. L’aumento degli iscritti, quest’anno, è per noi un buon indicatore dell’apprezzamento della nostra offerta formativa”.

ansa.it