Reggio, cemento nell’area ‘Griso-Laboccetta’. La denuncia dei residenti e la replica dell’ass. Ulysses: ‘Lavori legittimi’
L’area archeologica al centro di un acceso dibattito. Mentre alcuni cittadini denunciano il rischio di un danno irreparabile al patrimonio storico, l'Associazione che gestisce il sito difende l’intervento
03 Settembre 2025 - 12:31 | di Redazione

Pochi metri quadri di cemento all’interno di un’area archeologica in pieno centro città. Quanto bastano per scatenare l’ira di alcuni residenti che denunciano, attraverso foto e post sui social, la gettata di calcestruzzo dentro l’area Griso-Laboccetta.
Negli ultimi giorni, alcuni operai della Castore, sono intervenuti dentro l’area situata tra la via Aschenez e la via Torrione, per un intervento che prevede alcune piattaforme di cemento.

Ricordiamo come il sito è gestito da circa tre anni dall’associazione Ulysses che usufruisce dell’area dopo aver vinto un bando pubblico della Città Metropolitana.
“A chi giova l’intervento di cementificazione? Chi ha le chiavi dei lucchetti dell’area archeologica? È possibile che in questa città venga fatto scempio della storia e che nessuno protesti pubblicamente?“.
Questo il commento di un cittadino che ha aperto il dibattito sui social con reazioni che hanno alimentando la polemica attorno alla platea di cemento.

Immediata la replica e il chiarimento della prof.ssa Marisa Cagliostro, presidente dell’associazione culturale Ulysses.
Secondo la prof.ssa Cagliostro le accuse sono infondate e basate su imprecisioni.
“La convenzione firmata tra la Soprintendenza, la Città Metropolitana e l’Associazione prevede delle precise normative da rispettare, tra cui la manutenzione ordinaria e la valorizzazione del sito. Fino a quattro anni fa l’area era inaccessibile, abbandonata e coperta da erbacce, ma oggi, grazie alla gestione dell’Associazione, è diventata un luogo frequentato e pulito, con eventi di grande valore culturale, molti dei quali a ingresso gratuito”.
La professoressa ha difeso con forza anche i lavori in corso, dichiarando che sono perfettamente legittimi e sono stati autorizzati da tutte le entità responsabili.
“Tutti i lavori sono stati eseguiti nel rispetto delle autorizzazioni e delle normative vigenti. Nessun guadagno è stato tratto dalla nostra Associazione, che opera senza scopo di lucro” ha aggiunto, sottolineando l’impegno e il sacrificio profuso per rendere il sito non solo fruibile, ma anche valorizzato.
L’intervento, quindi, non sarebbe una “gettata di cemento” senza alcuna giustificazione, come suggerito in qualche post, ma una serie di lavori legittimi e necessari per migliorare l’accessibilità e la fruibilità del sito, per ottimizzare gli spazi in vista di concerti o eventi.