G.O.M. di Reggio, presentato il Progetto “Tobia-Dama”
Percorsi dedicati per persone con disabilità cognitivo-comportamentale. L’Arcivescovo Morrone: “l’Ospedale che cambia è un Ospedale che torna a guardare alle persone”
15 Settembre 2025 - 19:16 | Comunicato Stampa

Continua il mese di inaugurazioni al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, che questa mattina ha presentato alle associazioni di volontariato e alla stampa il Progetto “Tobia-Dama”, ovvero la creazione di locali dedicati e percorsi personalizzati per pazienti con disabilità cognitiva e comportamentale.
Ospiti d’eccezione all’incontro sono stati l’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova Fortunato Morrone ed il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori Dott. Roberto Di Palma. Presenti anche le associazioni del territorio operanti in Ospedale, il Direttore Sanitario Aziendale, Dr. Salvatore Costarella, il Direttore Amministrativo, dott. Francesco Araniti, il Direttore Medico di Presidio, dr. Matteo Galletta, ed il dr. Said Al Sayyad, referente del Progetto e Direttore della UOC Radioterapia Oncologica.
“Siamo molto orgogliosi di essere qui oggi a presentare un Progetto al quale tengo moltissimo, che è il Tobia-Dama, che risponde alla necessità di individuare e creare degli ambienti dedicati per persone fragili”. Ha commentato il Commissario Straordinario del GOM, dott.ssa Tiziana Frittelli, in apertura dell’incontro.
“Tobia-Dama è un progetto nazionale che avevo già portato avanti in una delle aziende che ho diretto e che ha un alto valore civile – continua la Commissaria Frittelli –. La nostra Costituzione, all’articolo 3, parla di uguaglianza sostanziale e di dignità sociale, tuttavia è compito delle Istituzioni rimuovere gli ostacoli sociali che sostanzialmente limitano questa uguaglianza. È per questo motivo che noi abbiamo deciso di creare percorsi ad hoc in favore di chi ha particolari fragilità. QIn particolare questo progetto si rivolge in maniera particolare alle fragilità della disabilità psichica”.
La Commissaria ha poi tagliato il nastro dei locali dedicati: la Stanza del Sorriso, la segreteria, e i servizi per disabili. In questi locali (protetti e confortevoli) il paziente potrà sottoporsi al prelievo per le analisi del sangue ed all’elettrocardiogramma. Tuttavia il progetto non si limita a questo: il paziente, affiancato dal proprio caregiver, sarà accompagnato da personale specializzato in tutto il suo percorso diagnostico e terapeutico.
Il Procuratore Roberto Di Palma, esprimendo tutto il suo apprezzamento, ha affermato: “il concetto di Giustizia Sostanziale, a cui la dott.ssa Frittelli faceva riferimento, significa non soltanto che siamo tutti quanti uguali rispetto alla Legge, ma vuole che la Legge sia anche adeguata alle singole circostanze, alle singole situazioni. Allora, che in un ospedale vi siano dei percorsi adeguati alle istanze degli utenti mi sembra che sia un traguardo di civiltà. Logicamente tutto è perfettibile, ma io mentre prima parlava la Commissaria Frittelli pensavo agli ospedali di quarant’anni fa e a quelli di oggi, e mi rendevo conto di come vi sia stato un percorso continuo di evoluzione, di miglioramento, di raggiungimento di obiettivi”.
Anche l’Arcivescovo Fortunato Morrone si è detto molto coinvolto dall’iniziativa: “Penso che “l’Ospedale che cambia”, che il titolo di questo incontro in cui viene presentato un percorso che rivolge la sua attenzione alle persone con disabilità psichica e con difficoltà di relazione, sia molto bello – afferma l’Arcivescovo –.
Per me è come uno sguardo non al passato, ma al futuro che già che è passato, cioè ritorna ad essere ospitalità. Gli ospedali sono nati nel Medioevo dalla carità cristiana, oggi, grazie a Dio, le prestazioni sanitarie sono di alto livello, ma deve restare fermo il rapporto con le persone, che non sono dei numeri.
Ecco – conclude l’Arcivescovo –, per me l’Ospedale che cambia, che cambia in meglio cioè, è un Ospedale che smette di essere Azienda e torna ad essere, appunto, Ospedale”. Al margine del suo intervento, l’Arcivescovo Morrone ha benedetto i locali che sono la base operativa del Progetto.
Infine, al termine dell’incontro, l’Associazione “Il Sorriso di Natale e Chiara” ha voluto omaggiare il Commissario Straordinario del GOM con una targa, volendo manifestare con questo gesto fiducia per il futuro della Sanità reggina e spirito di collaborazione.
Cos’è TOBIA-DAMA.
TOBIA è l’acronimo di “Team Operativo Bisogni Individuali Assistenziali” e rappresenta un progetto ambizioso che garantisce alle persone con disabilità cognitivo-comportamentale e/o neuromotoria un percorso diagnostico terapeutico dedicato.
Come si accede?
Muniti di prescrizione medica, inviare una e-mail all’indirizzo tobia@ospedalerc.it
La richiesta verrà presa in carico entro 24/48h.
Quali prestazioni offre?
Il progetto garantisce percorsi ambulatoriali e di ricovero attraverso un team che si farà carico del paziente (affiancato in ogni momento dal proprio caregiver) del percorso di cura, in un ambiente il più confortevole possibile.
La Stanza del Sorriso:
Le prestazioni ambulatoriali e le pre-ospedalizzazioni saranno effettuate nella c.d. Stanza del Sorriso, ovvero un ambiente protetto, sicuro ed accogliente nel quale il paziente sarà assistito da personale qualificato, che rappresenterà il riferimento per i familiari ed il caregiver per tutta la durata del percorso di cura.
Per saperne di più sulle attività del G.O.M., visita il sito www.gomrc.it e la pagina del progetto Tobia-Dama.
Consulta la Carta dei servizi e visita la pagina Facebook del GOM (GOM Reggio Calabria).