Prelievi domiciliari, USB contro ASP di Reggio: ‘Atto grave ignorare i lavoratori e i cittadini fragili’
USB Calabria accusa: "Trasporto sangue con borse termiche e lavoratori precari senza tutele"
19 Settembre 2025 - 14:19 | Comunicato Stampa

“Il 5 agosto scorso la nostra Organizzazione Sindacale ha inviato una richiesta formale di incontro urgente all’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, per affrontare le gravi criticità legate al nuovo servizio di prelievi domiciliari“.
È quanto scrive in una nota stampa l’USB di Reggio Calabria.
“A distanza di oltre un mese, non solo non abbiamo ricevuto alcuna risposta, ma persiste un silenzio assordante e inaccettabile da parte della Direzione. Denunciamo pubblicamente questo atteggiamento, che rappresenta una mancanza di rispetto verso i lavoratori, i cittadini e le norme di legge“.
Le criticità segnalate dall’USB
“USB aveva inoltrato tale richiesta dopo aver ricevuto segnalazioni di problematiche gravissime:
- assenza di dispositivi di protezione individuale adeguati,
- mancanza di formazione specifica,
- utilizzo del mezzo proprio per gli spostamenti,
- assenza di protocolli chiari per la gestione degli ambienti domestici e dei rifiuti sanitari,
- rischio aggressioni per gli operatori lasciati soli nelle abitazioni.
A queste criticità si aggiunge il fatto che il trasporto dei campioni di sangue avviene in maniera inappropriata, con semplici borse termiche anziché con i tre contenitori rigidi e sicuri previsti dalla normativa. Una violazione che compromette l’attendibilità dei campioni e mette a rischio la sicurezza di chi li manipola.
Inoltre, il servizio viene svolto non da personale ADI qualificato, ma da lavoratori precari, esposti a rischi senza alcuna tutela né garanzia di continuità”.
Sicurezza di infermieri e pazienti a rischio
“Siamo di fronte a una situazione che mette a rischio non solo la sicurezza e la dignità degli infermieri, ma anche la tutela dei pazienti e la stessa qualità delle prestazioni erogate. Quando il diritto alla salute viene trattato con tanta superficialità, a pagarne le conseguenze è l’intera comunità.
Ricordiamo che la legge impone trasparenza, prevenzione e rispetto delle regole sulla sicurezza. Il silenzio dell’ASP di Reggio Calabria è un atto grave, che certifica disinteresse verso i lavoratori e verso i cittadini più fragili che usufruiscono del servizio a domicilio”.
La posizione di USB Sanità Calabria
“USB Sanità Calabria non intende mollare su questa vicenda: continueremo a denunciare pubblicamente le responsabilità dell’ASP e a pretendere risposte concrete e immediate. Lo facciamo perché la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini non possono essere ignorate né rinviate”.