Scilla, Santagati sull’assistenza educativa: ‘Servono risposte concrete’
"Il servizio di assistenza educativa per gli alunni con disabilità non è un "valore aggiunto" che il Comune può decidere se attivare o meno: è un diritto garantito dalla legge", le parole di Santagati
20 Settembre 2025 - 15:35 | Comunicato Stampa

“In merito all’articolo di oggi su Gazzetta del Sud della delegata all’Istruzione del Comune di Scilla, Vittoria Piria, sento il dovere di chiarire la mia posizione, non solo come consigliera comunale di minoranza, ma anche come cittadina profondamente preoccupata per la gestione di un tema delicato come l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità”, afferma in una nota la consigliera di minoranza Carmen Santagati.
“La delegata, invece di assumersi la responsabilità di un ritardo evidente nell’attivazione del servizio di assistenza educativa, ha preferito dedicare tempo ed energie a difendere la propria immagine, cercando di minimizzare le osservazioni – legittime – mosse da me e da un’associazione del territorio ed attaccare una nota stampa di una stimata giornalista locale che nonostante la propria situazione familiare ha deciso per ragioni professionali di rimanere neutrale in questa denuncia sebbene la richiesta rivolta alla stessa di portarmi a conoscenza del disagio subito, come fatto dalle altre mamme”.
“La delegata -prosegue Santagati- ha ritenuto più urgente precisare il contenuto delle sue parole che prendersi cura di un disservizio che, purtroppo, incide direttamente sulla vita di bambini e famiglie.
Non si tratta di fare “polemiche sterili”, ma di pretendere chiarezza e tempestività nella garanzia di un diritto fondamentale. Il servizio di assistenza educativa per gli alunni con disabilità non è un “valore aggiunto” che il Comune può decidere se attivare o meno: è un diritto garantito dalla legge e va assicurato nei tempi dovuti, a prescindere da quanto accaduto negli anni precedenti. Ogni giorno di ritardo pesa, eccome, sulle spalle delle famiglie coinvolte.
È bene ricordare, a tal proposito, che è stata la stessa delegata Piria ad affermare pubblicamente che “la presenza degli assistenti educativi non rappresenta il fondamento del diritto allo studio, bensì un valore aggiunto che il Comune ha scelto volontariamente di garantire”. Queste sono parole sue, chiare, e non ci sono fraintendimenti. Se intendeva altro, avrebbe dovuto scrivere altro.
Non solo: ha anche giustificato il ritardo sostenendo che, in passato, il servizio è stato attivato addirittura a novembre, e che dunque oggi l’Amministrazione sarebbe “virtuosa” per aver promesso di attivarlo ad ottobre. Una logica francamente inaccettabile. Non si può continuare ad alzare le spalle e rifugiarsi nel solito alibi – tanto caro a questa amministrazione – del “fare del proprio meglio”. Evidentemente non basta. Gli scillesi meritano di più, soprattutto quando si parla di diritti essenziali”.
Conclude la consigliera comunale di minoranza.
“La delegata Piria, che è anche un’insegnante, dovrebbe conoscere bene la sensibilità necessaria per affrontare questi temi. E invece ha scelto di attaccare chi ha semplicemente denunciato un’inefficienza, tentando di mettere un bavaglio alla stampa locale, rea – secondo lei – di aver pubblicato “titoloni” strumentali. La libertà di stampa, cara delegata, non è un optional, così come non lo è l’inclusione scolastica.
L’Amministrazione comunale ha il dovere – morale e istituzionale – di garantire i servizi fondamentali nei tempi corretti, e non di giustificare ritardi con mere puntualizzazioni personali. È preoccupante leggere come la delegata abbia cercato di spostare il dibattito sul piano personale, quando invece avrebbe dovuto chiedere scusa alle famiglie e spiegare con trasparenza i motivi di tale disservizio.
Chi ricopre un ruolo pubblico non può permettersi di sentirsi attaccato quando viene richiamato alle proprie responsabilità. Evidentemente, non si è compreso il peso del ruolo assegnato. Forse è giunto il momento di riflettere se chi oggi è delegato all’istruzione sia davvero la persona più adatta a ricoprire un incarico tanto delicato.
Attendiamo ora una chiara presa di posizione da parte del Sindaco, affinché si ristabilisca una linea di condotta all’altezza delle esigenze dei cittadini, e soprattutto dei bambini con disabilità, che meritano rispetto, attenzione e azioni concrete”.