Res Tauro e la forza del boss ‘Facciazza’. Il Gen. Molinese: ‘Due gli episodi più significativi’

Emblematico il tentativo di spostare un'intera classe per agevolare la madre della nipote del boss negli spostamenti casa-scuola

boss pino piromalli op res tauro

Oltre 400 i Carabinieri impegnati nell’operazione che ha colpito la cosca Piromalli. Nessun indagato è riuscito a sottrarsi ai provvedimenti, la soddisfazione, in conferenza stampa, del generale di brigata Vincenzo Molinese, comandante del ROS:

“Non è sfuggito nessuno e questo è già un grande risultato” ha detto alla stampa locale convocata per i dettagli dell’operazione Res Tauro, che ha portato all’arresto di 26 persone (22 in carcere e 4 ai domiciliari).

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“L’allarme” dopo la scarcerazione del boss Piromalli

Molinese ha sottolineato come la scarcerazione di un capo storico imponga sempre la massima attenzione e così, è stato anche per Giuseppe Piromalli, “Pino“, detto “Facciazza“:

“La latitanza può alimentare il fenomeno criminale, ma anche la scarcerazione di un soggetto noto è un momento delicato. La sua forza di intimidazione, la disponibilità di armi, la capacità di condizionare aste e attività imprenditoriali rappresentano il danno più grave: la distorsione del mercato e della libera concorrenza. Magistratura e forze dell’ordine, comunque, non si arrendono”.

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Due episodi significativi dell’op. Res Tauro

Dalle indagini emergono casi che confermano il controllo del territorio.

Ad esempio un imprenditore, ritenuto poco ossequioso verso il clan, è stato redarguito duramente «in nome e per conto del capoclan».

In un altro caso, invece, si è registrato il tentativo di spostare una classe di un comprensorio scolastico per agevolare la nipote del boss, perchè la madre aveva dei problemi nell’accompagnarla e andarla a prendere, facendo pressione sul preside.

L’appello ai cittadini

Le indagini hanno documentato volumi estorsivi rilevanti. Da qui l’appello del generale:

“Speriamo che chi finora non l’ha fatto trovi il coraggio di rivolgersi a noi. Una risposta la diamo sempre”.