L’annuncio di Occhiuto: ‘La Calabria è pronta a uscire dal commissariamento della sanità’
Dalla piazza di Lamezia al fianco di Meloni, Tajani e Salvini, l'annuncio del Governatore che detta le tempistiche sull'uscita dal commissariamento e agli avversari: "Campagna elettorale spregevole"
30 Settembre 2025 - 17:37 | di Eva Curatola

Nel comizio che ha visto la presenza dei tre leader nazionali Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini, il presidente uscente Roberto Occhiuto ha tracciato un bilancio del suo mandato, rivendicando le riforme messe in campo e indicando l’uscita dal commissariamento della sanità come la grande sfida quasi vinta della Calabria.
Le riforme in Calabria
«Quando ho iniziato a fare il presidente la spazzatura nelle nostre città arrivava fino al primo piano dei palazzi – ha ricordato Occhiuto –. Abbiamo fatto una riforma da imitare nelle altre regioni e oggi i sindaci sanno dove smaltire. Una buona pratica segnalata anche altrove. Ma quando mai la Calabria era stata citata così negli ultimi trent’anni?».
Il governatore ha poi ricordato la vicenda dei consorzi di bonifica:
«Ne ho trovati undici, erano baracconi clientelari, con operai che minacciavano di buttarsi dai tetti perché non venivano pagati. Noi ne abbiamo fatto uno solo che funziona. Abbiamo compiuto scelte impopolari, ma giuste».
Occupazione e immagine della regione
«Abbiamo riformato molti ambiti – ha detto – cercando di stabilizzare i precari e i tirocinanti di inclusione sociale. Abbiamo creato occupazione e fatto parlare della Calabria come una terra di risorse e potenzialità. Mi hanno criticato per aver dato un’immagine edulcorata, ma io governo questa regione e la amo. Chi ama la propria terra la racconta con la luce negli occhi. Per anni abbiamo avuto dirigenti che parlavano solo dei problemi senza affrontarli».
Infrastrutture e trasporti
Occhiuto ha sottolineato i risultati ottenuti sul fronte infrastrutturale:
«Gli aeroporti erano fatiscenti, i passeggeri in calo. Quest’anno abbiamo fatto il record. Sulla Statale 106 in trent’anni si era investito 1 miliardo. In due anni ne abbiamo messi 3,8, non di PNRR ma in conto capitale dello Stato. Risorse che hanno già prodotto gare e i lavori inizieranno a breve. Abbiamo portato 900 milioni sull’A2 e 500 per la Trasversale delle Serre. Un impegno per le infrastrutture mai visto prima. Per questo ringrazio il governo Meloni, Salvini e Tajani».
Sanità e commissariamento
Il tema centrale del discorso è stato quello della sanità:
«Quando Conte nominò i commissari, lasciò la Calabria in ginocchio. Cotticelli che si era perso il piano Covid, Zuccatelli che diceva che per prendersi il virus bisognava baciarsi in bocca per 15 minuti. Io ho ereditato dodici anni di assenza di assunzioni e investimenti. E adesso, lo stesso Conte, torna a fare campagna elettorale sul luogo del suo delitto.
Se non avessi stabilizzato 5mila persone, oggi, gli ospedali sarebbero tutti chiusi. Ho chiuso i bilanci delle Asp, quantificato il debito, migliorato i Lea. Ora siamo nelle condizioni di uscire dal commissariamento. Creeremo un’unica azienda ospedaliera per efficientare il sistema e sarà la più grande riforma della sanità calabrese».
Occhiuto ha difeso anche la scelta dei medici cubani:
«Mi è arrivata una delibera in cui l’Asp pagava i gettonisti 120 euro l’ora. Una pratica che il governo ha fermato. Tutti mi criticavano, ora tutti li vogliono. Devo ringraziare Tajani: il primo contingente è arrivato a Natale grazie al suo intervento con l’ambasciata cubana».
Lo scontro politico
Il presidente uscente ha poi attaccato le opposizioni:
«Io sto facendo una campagna elettorale onesta. Loro fanno campagna da sciacalli, girando per ospedali e speculando sulla sofferenza dei calabresi. È un modo spregievole.
E sull’inchiesta che lo vede coinvolto e che ha portato alle elezioni del prossimo 5 e 6 ottobre:
«In un Paese civile nessuno si dovrebbe dimettere per un avviso di garanzia, ma non dovrebbe neanche esserci chi usa un’inchiesta per provare a sconfiggere politicamente. Ho letto di tutto sui blog grillini, persino cose sui miei figli. Per un anno avrei dovuto vivere in questo clima? Ho scelto di dare ai calabresi il potere di decidere chi deve governare».
Appello finale
In chiusura Occhiuto ha lanciato un messaggio di fiducia:
«Mi piacerebbe che noi stravincessimo, inondando la Calabria di amicizia e speranza. Io credo che i calabresi che amano la Calabria siano la grande maggioranza».