Calabria, nasce il coordinamento LGBTQIA+ per una legge regionale contro le discriminazioni

L'iniziativa si inserisce nel delicato passaggio elettorale delle elezioni del prossimo 5/6 ottobre e si pone come obiettivo quello di aprire un dibattito costruttivo in Calabria


Alla vigilia delle elezioni regionali in Calabria, le associazioni LGBTQIA+ del territorio (Arcigay Reggio Calabria I due mari, Agedo Reggio Calabria, Arcigay Cosenza e ARCI Cosenza) annunciano la costituzione di un coordinamento di scopo con l’obiettivo di elaborare una proposta di legge regionale, contro ogni forma di discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Una proposta in vista delle elezioni regionali

Questa inedita iniziativa, si inserisce nel delicato passaggio elettorale delle elezioni del prossimo 5/6 ottobre e si pone come obiettivo quello di aprire un dibattito costruttivo in Calabria, affinché la regione abbia l’opportunità di compiere un passo avanti decisivo verso una società più giusta e rispettosa delle differenze.

arcigay

Il nuovo organismo nasce dalla volontà di sollecitare la parte politica rispetto ad un tema urgente del nostro territorio, il percorso verrà allargato anche a persone professioniste e altre realtà, che desiderano supportare questa iniziativa con lo scopo di dialogare con la nuova compagine regionale e offrire strumenti concreti per dotarsi di una legge regionale contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale e l’identità di genre. Subito dopo le elezioni, il coordinamento renderà pubblica la prima riunione, avviando un percorso di dialogo con le istituzioni e con la società civile, per costruire insieme una Calabria che sappia essere, anche in questo ambito, all’altezza delle sfide europee e nazionali.

I dati che confermano l’urgenza

Questo percorso nasce dall’esperienza concreta delle attività che svolgiamo quotidianamente dal 2022, da quando in Calabria è nato il primo CAD a livello regionale. I casi accolti ci hanno restituito una verità forte e urgente — esistono molte persone con fragilità, spesso invisibili e isolate, che subiscono discriminazioni quotidiane. Non si tratta di episodi sporadici, ma di fenomeni strutturali che incidono sul lavoro, sulla salute, sull’accesso ai servizi, sulle relazioni sociali e sulla stessa possibilità di esprimere liberamente la propria identità.

I dati aggiornati confermano la gravità di questa situazione: l’Italia si colloca al 35° posto (dati Rainbow Map 2025 di Ilga Europe) su 49 paesi europei e dell’Asia centrale per il livello di protezione dei diritti LGBTQIA+, tra le ultime posizioni quindi all’interno dell’Unione Europea.

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Alla luce di queste evidenze, il coordinamento di scopo regionale nasce come risposta collettiva e necessaria, con l’obiettivo di trasformare le richieste di protezione, visibilità e uguaglianza che emergono dalla comunità in un progetto normativo concreto, che non resti lettera morta ma diventi impegno politico capace di produrre effetti reali nella vita delle persone e nel futuro della Calabria.