Michelangelo Pugliese porta l’Aspromonte alla Biennale di Pisa 2025

Il borgo di Precacore protagonista alla Biennale di Architettura di Pisa 2025 con il progetto di Michelangelo Pugliese dedicato ai paesaggi del Sud

default

default


Alla Biennale di Architettura di Pisa 2025, tra i protagonisti del paesaggio contemporaneo, è stato presentato il progetto sul Borgo antico di Precacore di Michelangelo Pugliese. Invitato a partecipare con un proprio lavoro, l’autore ha scelto questo piccolo borgo dell’Aspromonte come simbolo di una riflessione più ampia sul destino dei paesaggi meridionali.

Il borgo come simbolo del Sud

Precacore diventa così un racconto di resistenza e di rinascita: un luogo sospeso tra rovina e potenzialità, dove il progetto di paesaggio si misura con la durezza della natura, l’abbandono e la memoria.

Il pensiero di Michelangelo Pugliese

«Qui, il paesaggio è una materia dura, stratificata, resistente. Non è un’immagine da comporre ma un corpo vivo da interrogare. In questo senso, questo lavoro non indica solo una fisicità minerale, ma una condizione mentale e culturale: il paesaggio come realtà complessa, contraddittoria, mai pacificata», afferma Pugliese.
La scelta nasce dal percorso di ricerca sviluppato con la tesi “Landscape is hard”, che indaga il valore dei paesaggi difficili e marginali come spazi di sperimentazione progettuale e civile.

Il contributo fotografico di Marco Introini

Il progetto è stato ulteriormente valorizzato dal lavoro fotografico di Marco Introini, noto fotografo di architettura, che ha realizzato una piccola mostra di immagini dedicate a Precacore.
Le fotografie raccontano con intensità e dettaglio il paesaggio, trasformando ogni scorcio in un racconto visivo della complessità e della forza di questo territorio.

Precacore come metafora del Mediterraneo

Alla Biennale, Precacore non è solo un frammento del Sud, ma un modo di intendere il progetto come atto di ascolto e di cura verso i territori che chiedono di essere nuovamente abitati.