Comune, è crisi ufficiale: Pd e Rinascita escono dall’aula, manca la maggioranza per approvare i punti

Il Consiglio comunale prende atto dell’incompatibilità del sindaco Falcomatà. Sette consiglieri di maggioranza hanno invocato l’azzeramento della Giunta per poi abbandonare l’Aula

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Il Consiglio comunale prende atto dell’incompatibilità del sindaco. Falcomatà: «Un grande onore servire la città»

Nel corso della seduta sette consiglieri hanno invocato l’azzeramento della Giunta per poi abbandonare l’Aula

Il Consiglio comunale, riunitosi in seconda convocazione presso l’Aula “Pietro Battaglia” di Palazzo San Giorgio, ha approvato la presa d’atto dell’incompatibilità sopravvenuta del sindaco Giuseppe Falcomatà a seguito della proclamazione a consigliere regionale della Regione Calabria.

Il saluto del sindaco e l’ingresso dei nuovi assessori

Il primo cittadino ha salutato l’ingresso nella Giunta comunale dei nuovi assessori Annamaria Curatola, Maria Antonietta Caracciolo e Alex Tripodi, per poi dedicare il suo intervento ai saluti istituzionali, ripercorrendo alcune delle tappe più significative che hanno scandito il suo percorso alla guida del Comune per due mandati. Falcomatà non ha mancato di ringraziare anche tutti i dipendenti, ricordando anche quelli che non ci sono più, i dirigenti e i componenti dello staff che lo hanno affiancato in questi anni.

Un ringraziamento è stato rivolto anche a tutti i consiglieri comunali. «Quest’Aula è stata spesso teatro di scontri – ha detto tra le altre cose Falcomatà – ma ho sempre cercato di trovare dei punti d’incontro perché la politica è l’arte della mediazione. È stato un viaggio bellissimo – ha concluso – e per me un grande onore».

La richiesta di azzeramento della Giunta

In apertura dei lavori, coordinati dal presidente del Consiglio comunale Vincenzo Marra con l’assistenza tecnico-giuridica del segretario generale Antonia Criaco, si è registrata la presa di posizione di un gruppo di consiglieri di maggioranza che ha sottoscritto un documento politico letto da Giuseppe Marino e sottoscritto anche da Marra, Francesco Barreca, Santo Bongani, Filippo Quartuccio, Giuseppe Sera e Nancy Iachino.

I sette consiglieri hanno di fatto chiesto l’azzeramento della Giunta e auspicato un confronto politico all’interno della maggioranza su temi quali la spesa dei fondi del Pnrr, lo stato di avanzamento delle opere pubbliche, l’impiantistica sportiva, il trasporto pubblico, i tributi e la riscossione, le manutenzioni, la raccolta dei rifiuti, il decentramento amministrativo, l’offerta culturale in città, la pianificazione strategica e l’attuazione di Psc e Piano Spiagge, le politiche giovanili, la cura del verde pubblico, l’edilizia popolare.

Le critiche interne alla maggioranza

A commentare tale presa di posizione sono poi intervenuti i consiglieri Demetrio Marino, Armando Neri, Federico Milia e Giuseppe De Biasi, che hanno tutti messo in evidenza la frattura politica all’interno della maggioranza invitando però i firmatari del documento a dare seguito con atti concreti e ufficiali a quanto annunciato sancendo la fine della consiliatura.

Critica nei confronti dell’Amministrazione comunale anche la posizione di Saverio Pazzano, che ha ripreso un suo intervento risalente a dicembre del 2021 osservando come i rilievi dell’epoca in merito all’approccio al governo della città siano a suo parere ancora attuali.

L’abbandono dell’Aula e la mancata approvazione dei punti successivi

Dopo l’approvazione del primo punto all’ordine del giorno e le comunicazioni del sindaco, i firmatari del documento letto da Giuseppe Marino (fatta eccezione per il presidente Marra) hanno abbandonato l’Aula ed è stata inoltre respinta la proposta di sospensione dei lavori avanzata da Carmelo Versace.

Non sono stati dunque approvati i successivi punti all’ordine del giorno relativi alla ratifica di una delibera di Giunta riguardante una variazione di bilancio e al riconoscimento di una serie di debiti fuori bilancio.