Villa, Musolino (Pd): ‘Il Ponte di Salvini e le regole violate. Andranno avanti senza legge nè contratto’

"Iter del Ponte azzardato, violata la Direttiva Appalti. Nuova gara necessaria per evitare danno erariale" la nota del segretario PD di Villa

Ponte sullo Stretto di Messina ()

Di seguito la nota del segretario cittadino del Circolo PD T. Giordano di Villa San Giovanni, riguardo alle motivazioni della Corte dei Conti per la ricusazione del visto di legittimità alla Delibera CIPESS relativa al Ponte sullo Stretto.

“La Corte dei Conti ha pubblicato le motivazioni per la ricusazione del visto di legittimità alla Delibera Cipess e sono notizie pessime per l’Italia. Quello che è definitivamente “crollato”, infatti, è un iter procedurale azzardato che ha già comportato un danno irrecuperabile per le casse pubbliche e la sottrazione delle risorse di “Coesione” per Calabria e Sicilia. È stata minata la credibilità del Governo, tradita la fiducia dei cittadini: volevano procedere nonostante tutto, senza un vero progetto e garanzie, per agevolare chi?”.

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Le criticità della Delibera CIPESS secondo la Corte dei Conti

La Magistratura Contabile è stata chiara, ed è opportuno sottolineare solo alcune criticità rilevate, insieme alle nostre analisi:

  1. Si è andati avanti, fino alle porte degli espropri a danno delle famiglie, con una Valutazione di Incidenza Ambientale negativa, senza alcuna previsione di tutela delle “zone speciali” di conservazione come, nel lato calabro, la Costa Viola e i fondali di Punta Pezzo. Tutto sacrificabile per le esigenze di visibilità elettorale del Partito del Ministro delle Infrastrutture;
  2. La relazione IROPI (le imperative ragioni di pubblico interesse che sono state decise dal Governo per sottrarsi agli obblighi europei della Direttiva Habitat), è stata trasmessa alla Commissione europea senza alcuna interlocuzione, come un atto politico e non tecnico teso ad azzerare ogni intromissione, frutto di esigenze di celerità legate agli aspetti mediatici dei “cantieri” di Salvini;
  3. Risulta violata anche la Direttiva Appalti: è dubbia la permanenza dei requisiti di gara in capo al Contraente (quello in causa con lo Stato), è certo il disallineamento tra importi asseverati e quelli attestati nel quadro economico, *è necessaria non una nuova Delibera Cipess ma una nuova procedura concorrenziale, una nuova gara!

Ci siamo limitati solo ad alcuni rilievi, a commenti che sono evidenti e oggettivi e forte rimane appesa una domanda: PERCHÉ?

Le domande aperte di fronte al danno erariale

  • Perché non ci si è fermati prima?
  • Perché mettere in discussione lo Stato di Diritto?
  • Perché procedere per Decreti sbagliati e senza alcun dialogo con i Territori?
  • Perché non si è avuto il buonsenso di bloccare il carrozzone impazzito?
  • Perché non sono state ascoltate le Autorità Indipendenti?
  • Perché è stata attaccata la terziarietà dei giudici contabili?
  • Perché si è tradita la Calabria, la Sicilia, l’Area dello Stretto?
  • Perché hanno tentato di sottrarci futuro e sviluppo, svendendoci tutti sull’altare del Ponte che non c’è?

Nessuna risposta, solo tanta arroganza e sicumera da parte dei “responsabili” che ancora oggi, sotto il crollo delle bugie, continuano a dire: “andiamo avanti!”

Ormai è chiaro, però, che lo faranno senza Legge e senza Contratto e che la “prima pietra” sarà davvero pietra d’inciampo, costosissima per danno erariale, già “addebitabile” per chiarissime responsabilità individuali.

È quanto dichiara Enzo Musolino, segretario cittadino del Circolo PD T. Giordano di Villa San Giovanni.