Joey DeFrancesco: ‘Calabria? The Soul of Italy’


di Vincenzo Comi – Il secondo ‘Lune…dì jazz’ della 23° rassegna internazionale ha visto la partecipazione di Joey DeFrancesco, uno dei migliori tastieristi/hammondisti dei giorni nostri considerato l’erede di Jimmy Smith. È appena diciassettenne quando, nel 1988, Miles Davis, dopo averlo visto in un programma televisivo, gli propone un ruolo nella sua band. E da allora è un susseguirsi di successi con la vittoria del Down Beat awards, il più prestigioso premio internazionale per il jazz, in ogni anno dal 2002, così come il Jazz Journalis Award.Una straordinaria carriera al fianco dei grandi maestri del jazz, tra cui John McLaughlin, Ray Charles, George Benson, Jimmy Smith, John Scofield, Bette Midler, David Sanborn, Arturo Sandoval, Frank Wess, Benny Golson, James Moody, Steve Gadd, Elvin Jones, Jimmy Cobb, Joe Lovano e moltissimi altri. Ha collaborato in più di cento registrazioni in studio ed ha registrato una trentina di dischi a suo nome, l’ultimo dei quali intitolato ‘40’ come i suoi anni, poco dopo aver pubblicato ‘Never Can Say Goodbay’, album tributo a Michael Jackson.Durante il concerto all’interno del piccolo scrigno ‘La Sosta’ Joey DeFrancesco si è esibito insieme a Steve Cotter alla chitarra e Ramon Banda alla batteria regalando uno spettacolo unico nel suo genere.‘Tornare in Italia è sempre una bella emozione – spiega Joey DeFrancesco – Sono particolarmente legato a questa meravigliosa terra. Conosco molto bene la Calabria perché mia moglie ha origini calabresi. I suoi genitori sono di Campora San Giovanni. Se dovessi dare una definizione della Calabria direi che è ‘The Soul of Italy’.’DeFrancesco viene da una famiglia di musicisti, suo nonno Joseph DeFrancesco era un sassofonista e suo padre un ottimo organista.‘Ho sentito parlare tanto de ‘La Sosta’. Alcuni musicisti amici miei hanno suonato qui e tutti hanno avuto un’ottima impressione. Questo jazz club ha una lunga storia che si respira immediatamente all’interno del locale. Il proprietario Mimmo ha un gran cuore e una enorme passione per la musica e tutto il suo amore si riflette nel suo lavoro.’Dopo questa ondata di funk power dagli USA la programmazione proseguirà in novembre l’11 con il quintetto del trombettista Mike Lovito, ed il 25 il quartetto di Perico Sambeat uno dei principali jazzman della scena iberica, con il suo stile che fonde jazz e flamenco.In dicembre il 09 sarà la volta del duo Giovanni Guidi e Gianluca Petrella; A lanciarli ci ha pensato Enrico Rava, che li ha arruolati nei progetti New Generation e Rava Tribe. Per poi spiccare il volo ed accreditarsi a quella nuova generazione italiana di jazz-men apprezzata a livello internazionale per capacità espressive e originale creatività compositiva.Mentre il 16 dicembre sarà la volta del trio di Emmet Cohen, prodigio del piano: maturità e finezza di un veterano nonostante abbia solo 22 anni. La grande padronanza dello strumento e l’eleganza compositiva ne fanno uno dei più richiesti musicisti della scena jazz di New York.Per tutti gli amanti del jazz e in particolare per i fans di Joey DeFrancesco nel mese di febbraio uscirà un nuovo disco con la partecipazione del sassofonista David Sanborn, il vibrafono Bobby Hutcherson ed il batterista Billy Hart.