di Gabriele Candela e Walter Marino – La terza rivoluzione industriale è iniziata. Parte dalle nostre scrivanie ma non si tratta di internet.Se è vero che il web ha rivoluzionato radicalmente la nostra quotidianità tanto che ancora non ce ne rendiamo conto, la stampa 3d non sarà da meno essendo al momento allo stato embrionale.Con poco più di 1000€ è possibile oggi acquistare i primi modelli di stampante 3d direttamente da casa propria.Ma precisamente in cosa consiste la stampa 3d?La stampante classica, presente ormai in tutte le case, riproduce su un foglio (oggetto bidimensionale) una determinata immagine grazie all’ausilio di un ugello che emette l’inchiostro (o della polvere nel caso di stampanti laser).Il concetto alla base della stampa 3d è uguale: la differenza fondamentale consiste nel fatto che è possibile “stampare” (o per meglio dire creare) oggetti tridimensionali a partire dal progetto elaborato al computer tramite appositi software. Semplici file sul computer, realizzati con un software di modellazione 3D, si concretizzano nel mondo reale in oggetti prodotti dalla stampante mediante sovrapposizione di strati che si aggregano formando una materia solida. L’inchiostro di queste stampanti è costituito da un rotolo di polimero in filo disponibile in vari materiali, tra cui il Polilattato, una plastica vegetale e quindi non derivata dal petrolio, e l’Acrilonitrile-b-s, una plastica tradizionale.I principali vantaggi dell’arrivo in larga scala di questa nuova tecnologia saranno principalmente due:Il primo è che sarà possibile fabbricare a casa qualsiasi tipo di oggetto (di dimensioni variabili in base alle caratteristiche di stampa) e soprattutto condividere via internet i file relativi a oggetti creati, il che porterà ad una nuova forma di artigianato “digitale”.Il secondo inerente la produzione industriale, in quanto l’introduzione di questa nuova tecnologia abbrevierà e semplificherà in maniera radicale i processi di produzione degli oggetti che potranno essere creati con una precisione dell’ordine del micron.Anche in ambito clinico sono state sperimentate inoltre alcune protesi umane stampate in 3d, sono stati prodotti infatti alcuni segmenti di trachea umana e sono in corso sperimentazioni sulla possibilità di produrre tratti specifici di arterie umane biocompatibili riducendo cosi, anche i rischi di rigetto al minimo. Colpiscono dunque le enormi potenzialità di questa ennesima rivoluzione e la sua polivalenza in praticamente tutti i segmenti della produzione industriale. In un momento storico cosi complicato ci si auspica che progetti e idee come queste facciano da apripista verso nuove prospettive industriali ed economiche. Innovazione ecosostenibile polivalente per migliorare tutto ciò che ci circonda con un occhio al futuro e alla ricerca costante di nuovi orizzonti tecnologici.